Vilnius, fresco Capodanno baltico

Capodnno in Lituania

by Roberto Mucci

Primo approccio con Vilnius

Dall’aeroporto di Vilnius, giungiamo nei pressi dell’hotel con la linea 3G dei bus (tariffa urbana a solo 1€). Comprendiamo presto che in questo Paese il passaggio dalla vecchia moneta (Litas) all’Euro, avvenuto nel 2015, non ha inciso eccessivamente sui prezzi dei beni di consumo. La sera stessa infatti, dopo esserci liberati dei bagagli, ceniamo in una presso Hesburger, catena di fast-food locale, per meno di 6€ a testa. Unica nota negativa da rilevare è la troppa svogliatezza e lentezza del personale, un food decisamente poco “fast”…

Il centro storico di Vilnius è tra i più estesi d’Europa ed è inserito nella lista del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO.

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Nella piazza della Cattedrale risalta un bellissimo albero di Natale addobbato con luci che ricreano forme geometriche e dettagli di pezzi degli scacchi, tra l’altro abbiamo appreso che si tratta dell’albero di Natale più bello d’Europa.

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La Cattedrale di Vilnius dedicata ai SS. Stanislao e Ladislao, la forma attuale risale al 1419 e successive modiviche nei secoli successivi fino all’attuale stile Neoclassico. All’interno presenta una navata piuttosto semplice con 11 cappelle, tra cui la cappella barocca di San Casimiro. All’interno della Cattedrale sono sepolti il Re polacco e granduca lituano Alessandro, Elisabetta e Barbora Radvilaitė, mogli del granduca Sigismondo Augusto e vi si trova l’urna con il cuore del duca Ladislao.

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La Cappella di San Casimiro (16236), è la cosa più particolare e d’effetto presente all’interno della Cattedrale. Fu realizzata da architetti e scultori italiani, in forma quadra e presenta pareti rivestite in marmo nero e decorazioni in marmo bianco e rosa. E’ molto importante perchè essa custodisce il sarcofago con i resti del Santo Patrono della Lituania.

La torre campanaria (1522) alta quasi 60 metri, fu costruita sui resti di una antica torre quadrangolare del ‘200, la parte rotonda risale a fine ‘300, parte del Castello Inferiore. Nel 1522 venne adattata a campanile e negli anni successivi furono aggiunti tre piani ottagonali, due in stile barocco e uno in stile neoclassico.

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A poche centinaia di metri di distanza dalla Cattedrale, si raggiunge il Palazzo della Presidenza (1824), che sin dai tempi antichi è sempre stata un’area al centro di eventi importanti.
Il primo Vescovo di Vilnius Andrius Vasila costruì, nell’appezzamento di terra donato dal Granduca Jogaila nel 1387, il Palazzo Vescovile. Durante il regime sovietico divenne il quartier generale ufficiale del Governatore Generale Russo e dopo la ricostruzione del 1824-1832, il palazzo acquisì la sua forma attuale. Dal 1997 è sede del Presidente della Repubblica di Lituania.

Situata nelle immediate vicinanze si trova l’Università di Vilnius, tra le più antiche dell’Europa Orientale, formatasi già nel ‘500. Il complesso Accademico rispecchia diverse epoche e stili architettonici.

Il lungo viale principale Gedimino (circa 2 Km di lunghezza), collega la piazza della Cattedrle alla sede del parlamento Linuano.

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Deviando in una traversa si raggiunge la Chiesa e Convento dei Ss. Filippo e Giacobbe Apostoli (1690), che ospita all’interno l’icona miracolosa della Madonna di Lukiskes, che si pensava fosse perduta, mentre nella torre campanaria si trova il più grande carillon dei Paesi baltici, composto da ben 61 campane.

Non lontano dalla National Library, vi è il Museum of Occupation & Freedom Fights, ex quartier generale del KGB e della Gestapo che ospita oggi questo museo spesso controverso. Lungo le pareti esterne sono scolpiti i nomi dei patrioti lituani colpiti a morte e una targa commemorativa indica la storia atroce del luogo.

Targa commemorativa

Targa commemorativa

Durante le occupazioni del 20 ° secolo, i seguenti corpi repressivi operarono in questo edificio: la Gestapo e il KGB. Il genocidio della popolazione è stato pianificato qui. I cittadini della Lituania furono incarcerati, interrogati, torturati e uccisi.

Possano i nomi dei patrioti lituani colpiti a morte in questo ex edificio del KGB, testimoniare il dovere compiuto verso la madrepatria il suo onore, libertà e indipendenza.

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