Urbania e le sue mummie
Urbania, l’antica Casteldurante, è stata un luogo strategico per la sua conformazione naturale, si trova infatti in una posizione in cui il territorio è collinare e in cui il fiume Metauro la circonda su tre lati.
Iniziamo a passeggiare per il centro storico direzione Piazza San Cristoforo, la piazza principale.
Qui si trova il Teatro Bramante (XIX sec.), realizzato sulle fondamenta di una fortezza trecentesca fatta demolire da Lorenzo de’ Medici.
Costruito interamente in laterizio, presenta una facciata neoclassica con un doppio ordine di semicolonne, l’interno a ferro di cavallo, dispone di 44 palchi disposti su tre ordini e un loggione a balconata aperta.
Raggiungiamo poi la Cattedrale di Urbania (XIII sec.), costruita sulle basi di un’antica abbazia, è dedicata a San Cristoforo.
La facciata, completata nel 1870, presenta due nicchie con le statue in pietra di due sante.
L’interno neoclassico, ospita molte opere pittoriche, un Crocifisso ligneo del XIV secolo e la statua in legno di fico di San Cristoforo (1768), patrono cittadino.
Poco distante si trova il Palazzo Ducale (XV sec.) voluto dal Duca di Urbino Federico II da Montefeltro, costruito interamente in cotto, con architettura esterna che presenta una doppia funzione di fortezza e palazzo di corte.
Attualmente ospita il Museo Civico e la Pinacoteca, disposto in oltre 20 sale che conservano raccolte di dipinti, disegni, incisioni e materiale calcografico e geografico che il Duca Francesco Maria II Della Rovere, lasciò alla comunità.
Il patrimonio artistico è arricchito dalle opere pervenute dai conventi soppressi e da altre donazioni.
Ci spostiamo di poco e troviamo il Palazzo Comunale (XVI sec.), realizzato in laterizio è sede dell’Amministrazione cittadina fin dal Medioevo. La facciata è caratterizzata dal grande stemma (XVII sec.) che rappresenta il Comune di Urbania.
La struttura annovera anche la torre civica, alta poco più di 32 metri.
Poco lontano vediamo la Chiesa di Santa Caterina. (XVII sec.) eretta dalla Confraternita degli Artisti.
Un pregevole esempio di barocco, con interno a navata unica riccamente decorato con stucchi, pitture e affreschi.
Un altro bell’esempio di barocco marchigiano è la Chiesa di San Francesco (XIII sec.), eretta insieme Convento dei frati francescani, è la più antica chiesa di Urbania dopo la Cattedrale.
La struttura esterna si presenta con un portico sotto il quale si trova un portale gotico in pietra rosa.
Ma la cosa più interessante e particolare di Urbania è la Chiesa dei Morti (1380), al cui interno si trova una sala con 18 mummie.
L’editto napoleonico di Saint-Cloud (1804), imponeva la sepoltura dei defunti fuori dalle mura cittadine, dalla cripta della chiesa vennero riesumati 18 corpi di periodo tra il Medioevo e il Rinascimento.
Di questi, 15 corpi sono ben conservati mentre 3 sono poco più che scheletri della Famigla Piccini.
La particolarità di questi corpi è data da un fenomeno di mummificazione naturale, dovuto a una particolare muffa che ha essiccato i cadaveri.
Ogni mummia ha la propria storia da raccontare, vi è una giovane donna deceduta di parto cesareo, un giovane accoltellato, uno storpio investito da un carro oppure lo sventurato sepolto vivo in stato di morte apparente.
Tra questi anche il priore-farmacista Vincenzo Piccini, il quale incuriosito dalla particolarità di questa mummificazione, studiò una sostanza mummificatrice e si offrì come cavia per sperimentarla.
In Italia particolari fenomeni di mummificazione naturale sono presenti solo in altre due località, a Venzone (UD) che ho visitato qualche anno fa, e a Ferentillo (TR).
Un altro esempio di mummificazione è Ötzi, l’uomo venuto dal ghiaccio, una delle mummia che più antiche al mondo che è visitabile a Bolzano.
Il National Geographic Channel nel 2002 realizzò un programma “The mummy road show”, sulla Chiesa dei Morti e il “Cimitero delle Mummie”.
Dopo le interessanti storie di questi “illustri cittadini”, ci dirigiamo al vicino Ponte del Riscatto dove si gode una splendida vista del Palazzo Ducale affacciato sul fiume Metauro.
Da Urbania ci dirigiamo infine ad Acqualagna, terra di tartufo.
Eventi
Durante l’Epifania la città si trasforma nella Città della Befana, con la Festa Nazionale della Befana, con centinaia di calze colorate e befane volanti.
A Settembre la Sagra del crostolo celebra una specialità che vanta circa 3000 anni di storia.
Il crostolo è un pane fatto con farina, uova e strutto, olio e latte e dalla forma circolare sottile, cotto alla brace e farcito con verdure cotte, salumi e formaggi locali.
Curiosità
Urbania è nota per la produzione della maiolica, tradizione che risale al Medioevo, uno dei 35 Comuni italiani che ha ottenuto la prestigiosa certificazione DOC della propria produzione ceramica.
Le famose ceramiche di Urbania vengono citate persino da D’Annunzio nel romanzo “Il piacere”.
Sottocoppe in maiolica di Castel Durante ornate d’istoriette mitologiche da Luzio Dolci.