Parto con Trenitalia da Milano Centrale, dalla stazione di Trento mi dirigo a piedi in meno di 10 minuti all’Hotel America dove mi consegnano la chiave dell’appartamento che ho prenotato. L’appartamento si trova in una palazzina in Via Manci in pieno centro storico a pochi minuti a piedi dal Castello del Buonconsiglio e il Duomo.
L’appartamento è molto grande e distribuito su 2 livelli entrambi mansardati, molto pulito e dispone di prodotti di cortesia per gli ospiti come bustine di tea, 2 bottigliette d’acqua, prodotti per la cucina e da bagno. La zona è molto tranquilla, dal secondo livello dell’appartamento si gode di una splendida vista sul centro storico e le montagne che circondano la città.
Centro storico di Trento
Non mi aspettavo che Trento avesse così tante cose da vedere, purtroppo i giorni non sono molti e complice anche un giorno di pioggia ha stravolto non poco i miei programmi, riesco comunque a godermi delle belle passeggiate alla scoperta del centro storico.
L’itinerario in città inizia da Via Roma (prolungamento di Via Manci), dove si trova la Chiesa di San Francesco Saverio (XVIII sec.), una delle massime espressioni di arte barocca cittadina. Di fronte alla chiesa si trova Via Belenzani che conduce alla piazza del Duomo, su questa via si affacciano palazzi molto interessanti ed importanti, dalle facciate riccamente affrescate, come Palazzo Geremia (XV-XVI sec.), Palazzo Thun (XV sec.) e Palazzo Quetta Alberti-Colico (XV sec.).
Palazzo Geremia è tra i primi esempi di architettura rinascimentale trentina, presenta facciata affrescata con temi storico-morali. Oggi è la sede di rappresentanza del Comune di Trento, non è purtroppo visitabile.
Poco distante si trova Palazzo Thun, una delle più significative residenze nobiliari oggi sede del Municipio. Per circa 4 secoli fu proprietà della famiglia Thun il cui stemma è presente sugli spigoli dell’edificio. Le decorazioni affrescate sulla facciata sono state scoperte inaspettatamente sotto l’intonaco a seguito di restauri.
E’ visitabile solo il cortile interno dove è possibile ammirare l’originale della statua del Nettuno della fontana situata in Piazza Duomo.
Pochi metri più avanti si trova Palazzo Quetta Alberti-Colico, inizialmente era diviso tra due edifici appartenenti a due famiglie differenti. La facciata presenta sovrapposizioni di affreschi floreali del ‘500 e preesistenze del ‘400 che svelano gli avvicendamenti delle varie proprietà.
Percorrendo il vicino Vicolo Colico si raggiunge la Basilica di Santa Maria Maggiore (XVI sec.), costruita in pietra bianca e rossa in stile rinascimentale. Al suo interno si trovano una serie di altari barocchi lungo i lati e conserva il sarcofago con le reliquie di San Clemente.
Dalla vicina ed elegante Via Cavour, dove si trova Torre della Tromba (XV sec.), si raggiunge Piazza del Duomo.
L’immensa Piazza del Duomo, fulclo della vita cittadina, è caratterizzata dalla presenza della grande Cattedrale, del Palazzo Pretorio con Torre Civica e affascinanti palazzi porticati lungo tre lati del perimetro.
La Cattedrale di San Virgilio (XIII sec.) è il luogo dove vennero promulgati i decreti del Concilio di Trento. Costruita in stile romanico con pianta a croce latina a tre navate, all’interno si trovano affreschi e quadri del ‘300.
Sotto la Cattedrale si trova la Basilica Paleocristiana di San Vigilio (IV sec.), rinvenuta a seguito di scavi nel sottosuolo tra gli anni ’60 e fine anni ’70.
Il vicino Palazzo Pretorio, ex residenza vescovile, è sede del Museo Diocesano le sale espongono un patrimonio artistico e culturale dal XI al XIX, vi si trova inoltre il Tesoro della Cattedrale.
Sulla piazza si affacciano i due bellissimi edifici di Casa Cazuffi-Rella con affresci cinquecenteschi che rappresentano scene della mitologia classica, tematiche su virtù, trionfi dell’amore ed altro.
Una parte della città molto interesssante da visitare è qualla di Piazza di Fiera, antica sede di fiere e mercati, dove si scorge ancora un tratto delle Mura Vanghiane, parte della cinta medievale urbana e il Palazzo Arcivescovile. Si tratta della piazza dove ogni anno viene allestito il Mercatino di Natale di Trento e vengono organizzati molti eventi.
Tra i simboli che rappresentano Trento c’è senza alcun dubbio il Castello del Buonconsiglio.
Si precisa che la visita al Castello del Buonconsiglio è su prenotazione.
I possessori della Trentino Guest Card hanno diritto ad ingresso a prezzo scontato.
Il Catello del Buonconsiglio (XII sec.) è il più vasto e importante complesso monumentale del Trentino Alto Adige, è formato da diversi corpi di fabbricato e circondato dalle duecentesche mura cittadine. Il nucleo originale e più antico è Castelvecchio e Torre d’Augusto, nel corso dei secoli vennero edificate ed incorporate altre parti, come la Torre dell’Aquila (XIV sec.)e il Magno Palazzo (XVI sec.).
L’architettura interna del Castelvecchio presenta un cortile porticato con tre logge sovrapposte collegate da una scala in pietra. L’ultimo piano è caratterizzato da una loggia veneziana dove si domina la città e la valle circostante.
Le sale al primo piano sono dedicate alla sezione archeologica, mentre le sale rinascimentali espongono dipinti, oggetti in bronzo e sculture in legno.
La Torre dell’Aquila ospita i meravigliosi affreschi del Ciclo dei Mesi, un capolavoro dell’arte gotica e preziosa testimonianza della vita di corte e contadina.
Il Magno Palazzo è una maestosa residenza di ispirazione rinascimentale, sede del potere politico-culturale dei principi-vescovi. Al suo interno si trovano magnifici cicli affrescati che adornano gran parte degli ambienti interni, venne considerata una delle più ricche residenze principesche dell’Italia settentrionale. Di epoca barocca è la Giunta Albertiana, decorata con stucchi e affreschi.
Il Castello del Buonconsiglio è noto per un episodio tragico avvenuto durante la Prima Guerra Mondiale, tra le sue mura si svolse il processo agli irredentisti Cesare Battisti, Fabio Filzi e Damiano Chiesa, che vennero poi giustiziati nel cortile del palazzo.
L’irredentismo italiano fu un movimento d’opinione, espressione dell’aspirazione italiana a perfezionare territorialmente la propria unità nazionale, liberando le terre soggette al dominio straniero.
[…] In alcune terre di confine si verificarono situazioni conflittuali che misero a volte su posizioni opposte gli stessi abitanti del medesimo paese.
Ad esempio, nel Trentino, i giovani in età adatta al servizio militare venivano arruolati dall’Impero Austroungarico e nel 1914 allo scoppio del conflitto molti partirono per il fronte, per un totale di circa 65000 a fine conflitto.
Più di ottocento trentini, tuttavia, scelsero l’Italia come loro Patria invece dell’Austria potenza occupante, attraversando clandestinamente il confine e arruolandosi come volontari nel regio esercito italiano.(Fonte: Wikipedia)
1 commento
Grazie Simone per essere venuto nella nostra piccola città e per aver pranzato più volte da noi.