Zambana, la patria dell’asparago bianco!
Dopo pranzo, non contento della camminata di 5 Km, mi sono diretto a Zambana per il Festival dell’Asparago bianco, nel pomeriggio infatti era stata organizzata una interessante visita guidata ai campi e a seguire un convegno.
Prima di dirigerci ai campi, ci viene illustrata la particolare e dura coltivazione dell’ortaggio, poi ci accompagnano e vediamo effettivamente anche come sia dura la raccolta.
L’Asparago Bianco di Zambana De.Co. (Denominazione Comunali di Origine), coltivati ai piedi della Paganella dove il fiume Adige e il torrente Noce si incontrano e rendono la zona particolarmente adatta per questa coltura.
Infatti verso la seconda metà del 1800, i lavori di bonifica resero la zona particolarmente fertile e adatta alla coltivazione dell’Asparago Bianco.
La costruzione della funivia Zambana – Fai della Paganella, inaugurata nel 1925, prospettò una crescita turistica per il paese.
Il percorso giudati inizia dal Consorzio Asparago Bianco di Zambana, oltrepassiamo il vallo che protegge la vecchia zona in cui sorgeva Zambana Vecchia, ditrutta da una frana nel 1955.
Testimonianza del vecchio abitato, la Chiesetta dei Santi Filippo e Giacomo (XVI sec.), posizionata proprio ai piedi della montagna, che riuscì a scampare alla frana insieme a pochi altri edifici.
Edificata su una precedente chiesa di dimensioni più contenute, fu fortemente voluta e sovvenzionata dai Conti Spaur.
Presenta forme gotiche e facciata barocca, con lesene intonacate e due nicchie ad arco acuto prive di statue, al centro posta sopra il portale, un’apertura trilobata.
L’interno a tre navate custodisce pregevoli opere d’arte e pareti affrescate.
Si prosegue attraverso il sentiero che attraversa i campi di coltivazione di Asparagi Bianchi, lungo il percorso Stefano Delugan, Agroecologo ed esperto di erbe spontanee, ci illustra man mano ciò che la natura mette a disposizione dell’uomo, ben distinguendo le erbe edibili da quelle velenose.
Arriviamo davanti ad uno dei tanti campi coltivati e ci fanno vedere come avviene la raccolta dell’asparago.
Per prima cosa viene tolto il telone nero che serve per oscurare la luce e non permettere la fotosintesi clorofilliana, dopo di che si individuano gli asparagi, si inizia a scavarvi intorno e poi si utilizza un attrezzo simile ad un “calzascarpe“, uno strumento che “stacca” l’ortaggio dalle radici e ne permette l’estrazione.
Il fatto che non avvenga la fotosintesi clorofiliana permette all’asparago di rimanere bianco
Dopo la visita ai campi, inizia il convegno “Le mani nella terra: l’Asparago bianco di Zambana dalla tavola alla valorizzazione del territorio”.
Il convegno è presentato da Tommaso Martini (Slow Food Trentino Alto Adige) e vi partecipano Renato Tasin (Sindaco di Terre d’Adige), Laura Endrighi (Psicologa dell’alimentazione), Willy Moser (Presidente Consorzio Asparago Bianco di Zambana De.Co.), Francesco Montano (Produttore Asparago Violetto di Albenga) e Paolo Betti (Alleanza Slow Food dei cuochi).
Lo scopo dell’incontro non è solo far conoscere l’Asparago Bianco di Zambana De.Co., ma anche il suo territorio, le persone che lo coltivano, le qualità nutrizionali e l’uso in cucina.
E’ stato anche ospite il giovane Francesco Montano, che con la sua famiglia, da generazioni, coltivano l’Asparago Violetto di Albenga.
Se pur di giovane età, Francesco ha le idee piuttosto chiare sul suo futuro, continuare nell’attività di famiglia.
E’ bello che un ragazzo giovane voglia continuare l’attività di famiglia, soprattutto nel settore agricolo dell’Asparago Violetto di Albenga, che non ha poche difficoltà in quanto a produzione.
Lo Chef Paolo Betti ha poi proposto alcune degustazioni di Asparago Bianco De.Co. di Zambana, in combinazione con l’Asparago Violetto di Albenga.
Non una gara su quale sia migliore, ma un giusto confronto di sapori per poterne valutare entrambe le varietà.
La prima portata ha visto entrambe le varietà di asparago in due consistenze, a crudo e cotto, accompagnati da topinambur a crudo e salsa bolzanina.
L’altra portata era le due varietà di asparagi insieme ai fagioli, ma la vera chicca è stata la sorpresa finale che solo uno chef eclettico come Paolo Betti poteva essere, una sorte di “tisana” realizzata con gli scarti delle preparazioni, quindi con la parte dura degli asparagi.
Quindi anche questa è una dimostrazione che in cucina c’è sempre un modo per evitare lo spreco alimentare.
E se vi domandate, ma dove ho già visto lo Chef Paolo Betti, beh qualche anno fa è stato il vincitore di una delle puntate di “4 Ristoranti” con Alessandro Borghese.
Punti di acquisto Asparago Bianco di Zambana De.Co.
Consorzio Asparago Bianco di Zambana De.Co.
Via per Zambana Vecchia
Terre d’Adige (TN)
Tel.: 3401668640
Mercati Contadini
Mercoledì: Via Filzi, Trento
Giovedì: Pergine Valsugana
Sabato: P.zza Dante, Trento
Rientro all’Agritur Bortolotti stanco ma fiero delle esperienze che ho fatto, ma non saranno le ultime camminate della vacanza.