Parco Archeologico di Carsulae
A qualche chilometro di distanza dalla Cascata delle Marmore, si trovano le rovine dell’antica città romana di Carsulae.
Carsulae era un centro tra i più fiorenti dell’Impero Romano, la sua area disponeva di coltivazioni, vigne, uliveti e acqua sorgiva, inoltre vi passava il ramo occidentale dell’antica Via Flaminia.
Si trattava di una città romana vivace ed accogliente, ricca di attività e traffici commerciali molto sviluppati creati dalla presenza della Via Flaminia. Il declino della città romana ebbe inizio con l’apertura del secondo tratto della Via Flaminia, la successiva rovina fu causata da invasioni barbariche e una forte scossa sismica avvenuta nel VI secolo.
La Via Flaminia fu costruita per volere del Console Romano Caio Flaminio, con lo scopo di collegare Roma all’Italia Settentrionale fino a Rimini (da Rimini a Milano prende il nome di Via Emilia). Il tratto umbro giunge nell’attuale Narni, da dove poi si divide in un percorso più antico (Via Flaminia vetus), in direzione nord-ovest verso l’attuale Foligno passando da San Gemini, Carsulae e attraverso Bevagna. L’altro tratto (Via Flaminia nova), giunge nell’attuale Terni attraverso Spoleto e Foligno per poi ricongungersi alla Flaminia vetus nei pressi dell’attuale San Giovanni Profiamma.
Durante i lunghi periodi di scavi, sono stati portati alla luce diversi reperti archeologici e alcune strutture cittadine di Carsulae, tra questi l’Arco di San Damiano che permetteva l’ingresso in città da nord attraverso la Via Flaminia e divideva la zona urbana dalla necrpoli dove si trovano il mausoleo e la tomba a toree, tombe monumentali dei nobili cittadini.
Rinvenuti anche resti di importanti edifici come il Foro, piazza monumentale costituita da due lunghi lati porticati, 2 templi gemelli e un tempio. All’interno dell’area archeologica di Carsulae si trovano anche i resti ben conservati del teatro romano, un’opera ben inserita nall’interno del paesaggio circostante, dove venivano rappresentate opere come tragedie e commedie, è tutt’ora utilizzato per spettacoli ed eventi.
Il teatro forma un complesso unico con i resti dell’anfiteatro, la cui particolarità era di avere il primo anello interrato e ospitava i giochi dei gladiatori, ora è possibile ammiranre l’ampio spazio.
Di particolare bellezza ed interese anche la Chiesa dei Santi Cosma e Damiano (XI-XII sec.), unica testimonianza della vita in città in epoca cristiana, riutilizzando la struttura di une edificio di epoca romana.
L’area archeologica di Carsulae dispone di pannelli decrittivi con immagini, ricostruzioni virtuali e mappe di riferimento, è inoltre possibile utilizzare l’app ufficiale scaricabile sui propri Smartphone (Android – iOS) , che ha lo scopo di valorizzare le testimonianze storiche attraverso le nuove tecnologie in modo stimolante ed attrattivo.
L’app permette anche di avere accesso a contenuti molto particolari come animazioni video, rappresentazioni immersive a 360° e 3D in modo che il visitatore si immerga completamente nella Carsulae del tempo.
Tornando al Centro visita, vi è possibile visitare un piccolo museo disposto su 2 livelli dove si trovano i reperti rinvenuti durante gli scavi, tra cui parte di paveimentazione a mosaico delle terme, statue, lucerne ed altri interessanti reperti.
Tra i più degli di nota ed interessanti, vi sono l’opera monoblocco in pietra di un Leone funerario e la testa in marmo raffigurante l’Imperatore Claudio.
Il sito archeologico di Carsulae è a dir poco spettacolare, il buono stato di conservazione degli edifici rinvenuti, il poter percorrere un tratto dell’antica Via Flaminia e l’uso dell’app catapultano in uno straordinario viaggio nel tempo, portandoci all’antico splendore di questa straordinaria città romana e la vita quotidiana dei cittadini.