Ritorno nelle Marche

Alla scoperta della Regione Marche tra Macerata e Ascoli Piceno - Parte 1

by Albore Simone Marino

MONDOLFO, bellissimo borgo fortificato

Arrivo per l’ora di pranzo a Mondolfo, borgo fortificato con doppia cinta muraria, con la prosecuzione nella località costiera di Marotta.

Mi fermo pre pranzare all’Osteria del Presidente, non molto distante dalla cinta muraria di Mondolfo.

Devo dire che ho mangiato veramente bene, ambiente intimo, pochi tavoli ma servizio top.

Tagliere Osteria del Presidente
Tagliere Osteria del Presidente

Piatti tipici preparati al momento, dai primi alle carni con materia prima freschissima.

Io ho preso il tagliere, prodotti locali di qualità ed eccezionale anche nel prezzo.

Il tagliere è caratterizzato da una selezione di affettati e formaggi locali, crescia, fagioli, verdure di campo cotte, insalatina e crescenza.

3 le parole d’ordine: simpatia, ospitalità e cortesia.


Osteria del Presidente
Via Cavour, 60
Mondolfo (PU)
Tel.: 3407352160
Email: osteriadalpresidente@libero.it


Complesso Monumentale di Sant'Agostino

Complesso Monumentale di Sant’Agostino

Dopo pranzo innizio la passeggiata alla scoperta di Mondolfo, mi imbatto prima nel Complesso Monumentale di Sant’Agostino, situato appena fuori le mura.

Vi hanno vissuto gli agostiniani dal 1200, il complesso è formato dal Convento di Sant’Agostino (XVII sec.) e la Chiesa di Santa Maria del Soccorso (XVI sec.).

Chiesa di Santa Maria del Soccorso

Chiesa di Santa Maria del Soccorso

La Chiesa di Santa Maria del Soccorso si presenta con forme tardo cinquecentesche e rimaneggiamenti settecenteschi.

L’interno presenta un’unica ampia aula con volta a botte e 12 altari scolpiti in legno o in pietra che conservano opere di importanti artisti Marchigiani dell’epoca.

Molto particolare la presenza di alcune feritoie lungo la pavimentazione, dove sono visibili alcuni Presepi del ‘500.

Il Chiostro affrescato con la vita di S. Agostino, ospita il Museo Civico di Mondolfo che custodisce reperti dalla preistoria al Novecento e della tradizione artigiana del borgo.

Di particolare interesse l’orologio usato fino al secolo scorso sulla Torre Civica e perfettamente funzionante.

Collegiata di Santa Giustina

Collegiata di Santa Giustina

Superata Porta Santa Maria, raggiungo la Collegiata di Santa Giustina (XIII sec.), si presenta attualmente alle forme settecentesche.

L’interno a navata unica, si presenta luminoso e decorato secondo lo stile tardo-barocco, sopra l’ingresso si trova un organo del 1776.

Palazzo Comunale

Palazzo Comunale

Poco distante si trova il cuore del borgo, la grande piazza centrale da cui si diramano i vicoli, dominata dal Palazzo Comunale (1931) con la sua torre civica.

Il palazzo in stile neogotico è stato realizzato con i mattoni recuperati dal precedente Palazzo Comunale raso al suolo dal terremoto del 1930.

Bastione di Sant'Anna

Bastione di Sant’Anna

Lungo la cinta fortificata sorge il Giardino Martiniano, bel giardino all’italiana allestito nel Bastione di Sant’Anna (XVI sec.), che un tempo aveva una funzione difensiva. A gestirlo dal 1650 furono le monache di clausura del Monastero di Sant’Anna, ora non più visibile.

Oggi vi si svolgono eventi culturali, mostre e spettacoli.

Percorrendo i vicoli del borgo sono incappato in un particolare quadrante che misura l’ora italica.

Quadrante ora italica

Quadrante ora italica

L’Ora Italica (o “Ora Boema”), è un sistema che misura il giorno suddiviso in 24 ore, iniziando il conteggio dal tramonto.

Il tramonto indicato con le ore 24, comportava di conoscere in ogni momento della giornata quante ore di luce restavano a disposizione, semplicemente sottraendo da 24 l’ora in corso.

Questo sistema si adottò in Italia, Boemia, Slesia ma anche in Polonia, dal XIV secolo fino alla fine del XVIII secolo, quando Napoleone lo sostituì con l’attuale sistema a “ora alla francese” (o “ultramontana”), che definisce le ore 12 (mezzogiorno) il momento della giornata in cui il sole è alla massima altezza.

Abbazia di San Gervasio di Bulgaria

Abbazia di San Gervasio di Bulgaria

Mi sposto di poco per raggiungere l’Abbazia di San Gervasio di Bulgaria (V-VI sec.), una delle chiese più antiche del territorio.

Il suo titolo si riferisce all’insediamento di popolazioni barbariche in questo tratto della bassa Valle del Cesano.

Edificata in un punto dove passava l’antica Via Flaminia, era la posizione ideale per diffondere il Cristianesimo a chi da Roma andava verso l’Adriatico.

Abbazia di San Gervasio di Bulgaria

Abbazia di San Gervasio di Bulgaria

Presenta un impianto basilicale a 3 navate, nella cripta si trova il sarcofago ravennate più grande delle Marche, risalente al VI secolo.

Il sarcofago è decorato con simboli cristiani tradizionali, che tradizione vuole conservare il corpo di San Gervasio.

Da Mondolfo mi sposto di qualche chilometro diretto a Corinaldo.

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