Montenegro, per nulla “amaro”

Vacanza estiva alla scoperta del Montenegro

by Albore Simone Marino

Belgrado

Come al solito la Air Serbia parte da Podgorica in ritardo, arrivo nella Capitale Serba alle ore 16 circa.
Prendo un taxi che in circa 20 minuti mi porta in hotel alla modica cifra di 1800 din. (€15 circa).

La struttura dove alloggio è l’Hotel Vozarev, nel quartiere Vracar a circa 20 minuti a piedi dal centro di Belgrado.

L’hotel è un categoria 3 stelle, ben tenuto e con arredo curato, le camere sono ampie e con terrazzo, il bagno è grande e include prodotti per la cura della persona. Nell’intera struttura vi è il Wi-fi gratuito ed inoltre l’albergo offre parcheggio gratuito per gli ospiti. Dispone di una piccola ma elegante sala dove viene servita una ottima colazione continentale.
La zona in cui è situato è tranquilla e lontana dal caos cittadino, il personale è molto cortese, disponibile e parla inglese.

Giusto il tempo di sbrigare le pratiche del check-in e depositare la valigia in camera che chiedo subito informazioni per raggiungere il centro città ed avere così il modo di visitare già parte dei monumenti, dato che l’indomani pomeriggio farò ritorno in Italia.

Il centro è facilmente raggiungibile percorrendo la strada dove si trova l’albergo (Pop Stojanova, 16), girando a sinistra al semaforo ci si trova sul lungo viale che porta in centro (Bulevar Kralja Aleksandra).

Chiesa Ortodossa di San Marco

Chiesa Ortodossa di San Marco

Lungo il grande viale si giunge alla Chiesa Ortodossa di San Marco (1835) costruita vicino ad un parco. Fu distrutta dai bombardamenti tedeschi del 1941 che colpirono la città. Al suo interno si trovano le reliquie del primo Re di Serbia.

A pochi metri di distanza vi si trova la Chiesa Russa (1924), costruita dai profughi russi fuggiti dalla Patria agli inizi della “rivoluzione di Ottobre”, qui giace il corpo del Generale Wrangler.

Palazzo Vecchio

Palazzo Vecchio

Proseguendo sul Bulevar di Re Alessandro, si arriva allo spettacolare Palazzo del Parlamento (1936), di fronte al quale vi si trova il Palazzo Vecchio (1883) sede del Municipio, le cui decorazioni architettoniche rappresentano motivi rinascimentali. L’edificio ha subito danni significativi nelle guerre che hanno colpito la città, ma è stato ricostruito senza alterare lo stile originale.

Palazzo del Parlamento

Palazzo del Parlamento

Si giunge poi in Piazza Nikola Pasic, creata dopo la liberazione delle macerie causati dai bombardamenti del 1941, poco più avanti si arriva alla centralissima Piazza Terazije dove si affacciano il Palazzo Krsmanovic in stile neobarocco, il Palazzo Atene ed infine il lussuoso e bellissimo Hotel Moskva (1907), uno dei pochi edifici che è riuscito a scampare ai bombardamenti. Percorro la via Brankova e giungo sul ponte che attraversa il fiume Sava per avere un diverso punto di vista per ammirare la Fortezza che voglio visitare l’indomani, anche perché inizia ad essere tardi e la stanchezza si fa sentire, ma anche la fame!

Hotel Moskva

Hotel Moskva

L’ultimo giorno di vacanza continuo la visita della città iniziata la sera prima.
Sveglio di buon mattino, faccio una ottima colazione in hotel dove lascio il bagaglio alla Reception rimanendo d’accordo di rientrare per le 15.30 in modo da prenotare il taxi che mi avrebbe portato in aeroporto, così zaino in spalla e mi dirigo verso il centro.

Il mio primo obiettivo da visitare è il Tempio di San Sava, ripercorro il lungo Viale di Re Alessandro fino alla via Beogradska arrivando a Piazza Slavija, la piazza più grande della città ed imbocco il Viale Oslobodenja dove si trova il tempio dedicato al Santo Patrono..

Tempio di San Sava

Tempio di San Sava

L’imponente Tempio di San Sava è il più importante edificio sacro serbo ed è anche la Basilica Ortodossa più grande al Mondo. La costruzione del Tempio ebbe inizio nel 1935, ma il susseguirsi di guerre ed altri fattori, ne impedirono il completamento.
E’ costruito a pianta centrale a croce su cui si apre la cupola. L’esterno è in marmo travertino, la cupola centrale e le cupole piccole sono rivestite in rame. All’interno della cripta sono protette le reliquie del Santo.

Intorno alla maestosità del Tempio, si distende il parco Karadorde, dal nome dell’antico Re di Serbia, e a poche decine di metri trova spazio la piccola Chiesa di San Sava (1935). La chiesetta è una piccola delizia per gli occhi, è completamente affrescata e vi si recano i fedeli in attesa che il maestoso Tempio venga completato.

Finito di visitare questo spettacolare monumento, divenuto il simbolo della città, ritorno alla Piazza Slavija per dirigermi verso via del Re Milan, che la collega fino a Piazza Terazije. In questa via si trovano il Teatro Drammatico Jugoslavo, il Centro Culturale Studentesco ed il Palazzo Belgrado (1975), il popolare grattacielo nero di 23 piani alto 100 metri, visibile ovunque in città.

Proseguendo lungo la via si giunge dietro a Palazzo Nuovo (1911), sede della Presidenza di Serbia e Palazzo Vecchio. Superato Piazza Trazije si arriva a Piazza della Repubblica, dove si trovano il Teatro Nazionale (1867) ed il Museo Nazionale (1903), il più antico di Serbia.

La Via del Principe Mihailo è area pedonale che collega Piazza della Repubblica alla Fortezza ed il parco Kalemegdan, è la via dello shopping per eccellenza, il punto di Belgrado dove c’è sempre movimento, oltre ai negozi, la via è nota per i suoi ristoranti, le pasticcerie e i caffè di lusso, su tutti lo Zar di Russia (1926) che vale la pena entrarci per ammirare la bellezza dell’arredamento molto raffinato.

Monumento di gratitudine alla Francia

Monumento di gratitudine alla Francia

Il parco Kalemegdan, occupa lo spazio dove si svolsero gli assedi contro la città e le battaglie in campo aperto, tutto intorno alla Fortezza di Belgrado. Nacque come spazio pubblico dopo il 1867, anno della cacciata dei turchi. Appena entrati nel parco si è circondati da bancarelle di souvenir, non le solite banalità, ma prodotti tipici del luogo, alcuni realizzati a mano, nonché oggetti per collezionisti. Spicca nel parco il Monumento di gratitudine alla Francia, che testimonia il forte legame di amicizia tra Jugoslavia e Francia nel periodo delle Guerre Mondiali.

Fortezza di Belgrado

Fortezza di Belgrado

Si giunge infine alla Fortezza di Belgrado, ciò che rimane oggi sono le mura, i fossati e le fortificazioni, la maggior parte delle costruzioni fortificate è di epoca bizantina, ottomana e austriaca. Tra le costruzioni meglio conservate, ci sono le porte di accesso, la Torre dell’Orologio e alcuni edifici utilizzati attualmente per ospitare esposizioni e mostre temporanee. All’interno della fortezza sono raccolti cannoni, carri armati e mezzi da guerra risalenti agli eventi bellici della storia serba. Proseguo il percorso all’interno della fortezza e cerco la strada per raggiungere due chiese situate poco fuori le mura, che mi sono state vivamente consigliate da un negoziante.

Chiesa Ruzica

Chiesa Ruzica

La Chiesa Ruzica, una chiesetta tanto bella quanto nascosta!
Si trova scendendo il sentiero alle spalle della fortezza. L’edificio religioso, che sembra quasi inglobato nella mura, fu costruita come Cappella Militare nel 1867, durante la Prima Guerra Mondiale l’edificio fu gravemente danneggiato, ma venne restaurato nel 1925.
Si accede dalla porta situata sul lato corto della chiesa, l’interno è riccamente decorato con affreschi.

Chiesa di Santa Petka

Chiesa di Santa Petka

La Chiesa di Santa Petka (1937) si trova poco sotto ed è raggiungibile da una piccola scalinata, la sua particolarità è quella di inglobare al suo interno una sorgente di acqua che si crede sia miracolosa per curare l’infertilità e che viene venduta in piccole bottigliette di plastica trasparente all’interno della chiesa stessa.

Cattedrale del Santo Arcangelo Michele

Cattedrale del Santo Arcangelo Michele

Terminata la visita delle chiesette e della Fortezza proseguo il mio cammino verso la Cattedrale del Santo Arcangelo Michele (1841), ad unica navata è costruita in stile neoclassico e con l’alta torre campanaria dell’orologio in stile barocco. Al suo interno vi sono importanti reliquie di santi serbi e per le sepolture di diversi patriarchi della chiesa ortodossa serba e due sovrani.
Di fronte all’entrata della Cattedrale, si trova il complesso del Patriarcato (1935), al cui interno vi si trova la biblioteca patriarcale e il museo ortodosso.

Giunge purtroppo l’ora di incamminarmi verso l’albergo, recuperare la valigia ed andare in aeroporto. Purtroppo non ho avuto molto tempo a disposizione per visitare con calma la città e soprattutto vedere tutto ciò che offre, ma posso dire che in un giorno ho fatto miracoli!


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2 commenti

Samuele & Margherita 26 Aprile 2020 - 22:34

Siamo molto curiosi di andare in Montenegro, interessante la curiosità che hai pubblicato.

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Albore Simone Marino 27 Aprile 2020 - 09:53

E’ un magnifico Paese, c’è veramente molto da vedere.

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