DIEKIRCH, Giro di Lussemburgo
Terminata di visitare Vianden, attendiamo l’autobus che ci riporta a Diekirch.
Lungo il tragitto di ritorno notiamo che l’autobus è costretto a fare delle deviazioni a causa della chiusura di alcune strade cittadine e pertanto le fermate non vengono rispettate. Chiediamo all’autista di farci scendere nei pressi del centro città in modo da poter raggiungere facilmente la stazione ferroviaria.
Ci troviamo in una strada senza alcuna segnaletica, chiedo informazioni ad una anziana signora che gentilmente a gesti ci indica la strada, giunti alla stazione vediamo che il treno per il ritorno a Lussemburgo non passerà prima di 1h, così decidiamo di visitare il vicino centro cittadino.
Una delle vie principali vediamo che è totalmente transennata e c’è una marea di gente, guardandoci intorno notiamo una linea di traguardo e leggiamo un cartellone “Skoda Tour de Luxembourg“, l’equivalente del nostro “Giro d’Italia”. Incuriositi, ci posizioniamo vicino al traguardo per immortalare chissà quale personaggio famoso e così in pochi istanti arrivano i ciclisti in volata e dopo diversi minuti nello stand del podio.
Abbiamo scoperto che Diekirch in quella giornata era la terza tappa del Tour… ma anche la penultima!
Infatti il Tour di Lussemburgo, giunto all’edizione numero 75 è suddiviso in 4 tappe precedute da un prologo iniziale che consiste in una prova crono individuale di circa 3 Km nella Capitale, che ospita anche l’ultima tappa.
La competizione ciclistica misura una distanza totale di quasi 720 Km, la tappa a cui abbiamo assistito noi (nella parte finale), era da Eschweiler a Diekirch per un tragitto di circa 161 Km.
I primi tre classificati sono stati il tedesco André Greipel (team Lotto-Soudal); l’olandese Laars Van der Haar (team Giant) e l’italiano Enrico Gasparotto (team Wanty-G.G.).
Il Tour di questa edizione è stato vinto dal tedesco Linus Gerdemann (team Cult Energy) che si aggiudica la maglia dorata, gli altri vincitori sono l’italiano Enrico Gasparotto (maglia Blue) che vince la classifica a punti, il colombiano Fabio Duarte (maglia a pois) è il vincitore della classifica scalatori mentre il belga Oliver Naesen (maglia bianca) è il campione della classifica giovani.
Nel centro cittadino si trova anche il Museo Militare Nazionale che rappresenta la battaglia delle Ardenne (1944-1945), proprio nel cortile del museo vi sono alcuni automezzi militari che hanno fatto la storia di quel periodo.
Dalla Capitale si può arrivare facilmente e velocemente nelle altre Regioni del Paese, come la Mosella, una delle valli più belle del Lussemburgo, rinomata per le cantine e i vigneti, gli hotel di charme e le cittadine medievali.
L’entroterra della Regione ospita grandi piantagioni di alberi da frutta per la produzione di succhi, liquori e grappe. In questa zone si possono fare lunghe passeggiate nei i vigneti e lungo il fiume, visitare le cantine e fare degustazioni di Riesling, il vino tipico del Lussemburgo.
Il piccolo Stato di Lussemburgo con l’omonima Capitale ci ha colpito moltissimo per la bellezza e gli edifici antichi che sono ancora ben conservati e conservano la memoria storica del posto, che dire poi di Vianden, una cittadina assolutamente da non perdere perché incanta.
La cucina tradizionale è ricca soprattutto di carni, selvaggina ed insaccati, viene inoltre prodotta una buona acquavite e soprattutto ottimo vino, particolarmente apprezzato e rinomato quello della Regione della Moselle. Un altro prodotto alcolico noto nella zona è il Père Blanc, spirito a base di numerose erbe. Prodotti tipici famosi in tutta Europa, sono le ceramiche Villeroy & Boch, qui è possibile visitare anche la fabbrica.
Non resta che visitare il sito di Luxair, approfittare dei voli per Lussemburgo e prepararsi a vivere qualche giorno di relax alla scoperta di luoghi indimenticabili!