Valvasone
Dopo la visita di Villa Manin mi dirigo al borgo di Valvasone Arzene, situato a pochi chilometri da Villa Manin e nella lista dei Borghi più belli d’Italia.
Il borgo, molto amato anche da Pier Paolo Pasolini, presenta un bellissimo centro storico medioevale, caratterizzato da abitazioni e vicoli che sembrano portare indietro nel tempo.
Lo si apprezza molto passeggiando tra le caratteristiche vie medioevali arricchite da palazzi signorili e portici.
Il simbolo del borgo è il Castello (XII-XIII sec.), appartenuto all’antica nobile casata dei Conti di Valvasone, nel corso dei secoli ha ospitato diversi personaggi importanti come Papa Gregorio XII, Papa Pio VI e Napoleone Bonaparte.
Sorge in un luogo strategico fin dall’epoca romana, permetteva di controllare il tratto della Via Postumia che sfruttava il guado sul fiume Tagliamento usato fino all’800
I restauri hanno riportato all’antico splendore un prezioso teatrino settecentesco attorniato da uno splendido fregio più antico e affrescato con putti e scene tratte dalla mitologia classica.
In un’altra sala sono stati riportati alla luce affreschi del XIV secolo a tema cavalleresco.
Poco distante si trova Palazzo Pinni (XVIII sec.), tra i palazzi più antichi presenti nella piazza del Castello.
Recenti restauri hanno rivelato la facciata affescata con motivi a forme geometriche dai colori caldi e al centro due figure religiose.
Si raggiunge poi il Duomo di Valvasone (XV sec.) dedicato al Corpo di Cristo, presenta una facciata neogotica di fine ‘800.
Al suo interno sono presenti gli affreschi cinquecenteschi si trovano due frontalini seicenteschi e un organo del XVI secolo ancora funzionante.
L’organo rappresenta l’ultimo esempio in Itlia di arte organaria veneziana.
I suoi sportelli sono stati decorati da Giovanni Antonio de’ Sacchis (detto il “Pordenone“), che tuttavia morì prima di completare l’opera, completata poi dal genero Pomponio Amanteo.
Il Duomo conserva la reliquia del “Sacro Corporale“, una tovaglia in lino del XIII secolo.
La storia narra di una lavandaia di Gruaro incaricata di lavare le tovaglie dell’altare della chiesa cittadina, che vide tra le pieghe dei resti di ostia con macchie di sangue.
L’evento fu ritenuto miracoloso e dopo diverse diatribe, la reliquia fu affidata da Papa Celestino V ai Conti Valvason che garantirono la costruzione di una nuova chiesa per conservare il reperto.
Da allora si trova all’interno in un tabernacolo d’argento sull’altare maggiore del Duomo di Valvasone.
Poco lontano si trova la Chiesa dei Santi Pietro e Paolo (XIV sec.), sorge a fianco dell’antico ospedale a cui deve l’edificazione. All’epoca dava rifugio a pellegrini e viandanti che passavano per il guado del Tagliamento.
Conserva al suo interno un bel ciclo di affreschi del XIV e XV secolo e un organetto del XVII secolo.
Una curiosità, alcune scene della miniserie televisiva “Madre Teresa” (andata in onda nel 2003), sono state girate a Valvasone per la particolare somiglianza di un’abitazione con la casa natale di Madre Teresa.
Dopo aver visitato questo bellissimo borgo mi dirigo a Gorizia, città a confine con la Slovenia.