Villa Manin
A pochi minuti di auto da Camino al Tagliamento si può visitare Villa Manin (XVII sec.), dimora dei nobili Manin e tra le ville di tipo veneto più grandi d’Italia.
Il suo aspetto attuale è dovuto alla ristrutturazione settecentesca che la rende uno splendido capolavoro architettonico barocco.
L’intenzione dei Conti Manin era quella di fare della villa di campagna un centro di produzione agricola e trasformazione dei prodotti della terra ed entrare in competizione con le regge europee più grandiose, Versailles inclusa.
Villa Manin è stata l’ultima dimora di Lodovico Manin, ultimo Doge della Repubblica di Venezia fino al 1797, quando venne firmato il Trattato di Campoformido in cui Napoleone Bonaparte decretò la fine della Serenissima Repubblica.
Il complesso architettonico di 8500 mq ha una caratteristica forma a ferro di cavallo, al centro del quale si erge l’edificio principale di tre piani da cui dipartono due barchesse porticate che delimitano il giardino d’onore.
Al di là vi sono due ulteriori portici che costituiscono un’esedra che abbraccia il grande spiazzo erboso.
Dalla barchessa orientale si accede alla bellissima Cappella di Sant’Andrea (XVIII sec.), edificata sul luogo dell’originaria chiesa del borgo.
La cappella presenta una pianta simil-ottagonale con cupola a spicchi illuminata da aperture ellittiche.
L’interno è caratterizzato da tre altari ed eleganti stucchi che decorano ed abbelliscono le pareti.
Sempre su questa barchessa, poco più avanti si trova la Scuderia, che custodisce un piccolo museo delle antiche carrozze.
Si raggiunge poi l’accesso alla villa attraverso l’atrio (Sala del Dorigny), la stanza più riccamente affrescata con il “Trionfo della Primavera” nel tondo centrale del soffitto e i racconti mitologici realizzati a monocromo sulle pareti opere del parigino Louis “Ludovico” Dorigny.
Segue poi la Sala della Stufa e la Sala delle Medaglie, uniche aree aperte della villa in quanto si stanno compiendo opere di restauro. Gli interni contengono tutte mobili d’epoca.
Dopo il periodo di abbandono nel 1962 la villa venne acquisita dall’Ente Ville Venete che ne cura il primo restauro, dal 1969 poi diviene proprietà della Regione Friuli Venezia Giulia, che garantirà i successivi resauri di villa e parco.
Alla villa è annesso uno splendido parco all’inglese di circa 18 ettari che ospita oltre 1600 alberi e arbusti appartenenti ad un centinaio di specie botaniche diverse e lungo i sentieri si trovano numerose operee scultoree, impossibile non rimanerne affascinati.
Oggi a Villa Manin si organizzano mostre d’arte e il parco viene spesso utilizzato nel periodo estivo per concerti e manifestazioni.
L’ingresso a Villa Manin e il suo parco al momento della mia visita era gratuito (Agosto 2021).