Mombaroccio e il Santuario di Beato Sante
Mombaroccio è un borgo a circa 20 Km da Pesaro, interamente circondato da robuste mura che protegevano l’antico castello.
Si accede attraversando la maestosa Porta Maggiore (XIII sec.) fiancheggiata da due torrioni cilindrici possenti.
Ci si trova subito ad ammirare Palazzo Del Monte (XVI sec.), antica residenza dei Marchesi Del Monte, famiglia nobile locale. Al suo interno si trova il “Laboratorio di Galileo e Guidubaldo“, piccolo museo dedicato alle scienze.
La parte posteriore di Palazzo Del Monte, anch’essa possente e con scalinata centrale, custodisce un giardino di circa 1600 mq, dove è possibile ammirare un piacevole panorama grazie al camminamento sulla cinta muraria sopraelevata.
Tornando sulla via principale si raggiunge la Chiesa dei Santi Vito e Modesto (XIV sec.), patroni di Mombarocio.
All’interno si ammirano dipinti di pregio del XVI secolo e un organo di fine 1700, degna di nota la pala d’altare che raffigura la Madonna del Rosario.
Proseguendo si arriva all’ex Chiesa di San Marco (XV sec.) che nella vecchia sacrestia ospita il Museo dell’Arte Sacra e nei sotterranei dell’annesso ex Convento dei Frati Girolomini (XVI sec.) vi è il Museo della Civiltà Contadina.
Purtroppo in entrambi i musei non è consentito effettuare video e/o fotografie.
Della chiesa quattrocentesca oggi rimane il timpano del portale in pietra con l’effige del Leone di San Marco e l’epigrafe di fondazione.
Il Museo della Civiltà Contadina raccoglie una collezzione che comprende circa 600 oggetti che raccontano le attività lavorative contadine fra il XIX secolo e il 1970.
La mostra è allestita in 12 stanze, suddivise a ricreare ambienti e situazioni, che un tempo erano le cantine del Convento dell’Ordine dei Girolomini.
Il Museo dell’Arte Sacra, raccoglie in 6 stanze numerose opere d’arte lignea, dipinti, oggetti di culto e arredi sacri provenienti dalle chiese e dai conventi della zona.
A pochi metri di distanza, in Piazza Barrocci, si trova il Palazzo del Comune (XIV sec.) con a fianco la Torre Civica (XVII sec), che ospita al suo interno il Museo del Ricamo, che espone preziosi ricami, i più antichi risalenti al 1400.
Si raggiunge infine Porta Marina (XII sec.) nominata in questo modo in quanto rivolta verso il mare, che chiude il percorso lungo il borgo.
Ci spostiamo di qualche chilometro in direzione Santuario di Beato Sante, (XIII sec.) che si trova in un ambiente circondato da boschi.
Fondato dai Frati Francescani Minori nel 1223, che ancora oggi lo custodiscono, fu ampliato durante il XIV secolo.
L’attuale conformazione risale tra la fine del XVII secolo e gli inizi del XVIII secolo, mentre il campanile fu costruito nel 1782.
Il complesso architettonico del Santuario è costituito dalla Chiesa, Convento (XIII sec.) e Chiostro (XVI sec.) con un austero quadriportico ad archi a tutto sesto.
La chiesa presenta l’ingresso a porticato con archi a tutto sesto, caratterizzato da un portale incompleto in stile gotico e da un’imposta lignea del 1350.
L’interno a due navate, conserva opere pittoriche come affreschi e tele, di interessante valore artistico anche un Crocifisso ligneo del XV secolo.
Un’urna in legno dorato ospita il corpo del Beato Frate Sante (Giansante Brancorsini), che visse al monastero fino alla sua morte nel 1394 e venerato subito dalla popolazione locale.
Ci dirigiamo quindi a Fano, cittadina marittima a pochi chilometri dalla zona in cui soggiorniamo.