Anche questa estate ho scelto per la terza volta consecutiva, la Regione Marche per le mie vacanze.
Le Marche sono una Regione che difficilmente può essere disprezzata in quanto ha veramente tutto, dal mare alla montagna, dalle città ai borghi e soprattutto natura, sentieri di trekking e percorsi di cicoloturismo, insomma è una Regione veramente adatta a tutti, dai viaggiatori singoli alle famigle.
Come sempre divido il viaggio prima di giungere a Porto Sant’Elpidio dove soggiornerò per il resto della vacanza.
Mi fermerò per una notte al B&B “Bianco Nuvola” di Montecchio, piccola frazione del Comune di Vallefoglia (PU), non molto lontano da Tavullia.
Il B&B “Bianco Nuvola” è gestito da Cristian, una persona fantastica, sempre disponibile che mette gli ospiti a proprio agio. L’appartamento è molto grande, c’è un angolo cucina con microonde, camera e bagno enormi con anche cromoterapia (fantastico), letto comodissimo.
Il parcheggio è all’interno della struttura, che è situata in zona molto tranquilla e in posizione ottima per visitare i borghi circostanti. La colazione fantastica, si viene totalmente coccolati e viziati.
Struttura decisamente consigliata, senza alcun dubbio!
B&B “Bianco Nuvola”
Via Belvedere, 37
Montecchio di Vallefoglia (PU)
Tel.: (+39) 3384112057
Email: info@bianconuvola.com
Ne approfitto subito per scoprire i borghi circostanti, a cavallo tra le provincie di Rimini e Pesaro Urbino, prima meta il Santuario Beata Vergine delle Grazie (Madonna di Montegridolfo), eretto dopo l’apparizione della Madonna nel 1548.
L’esterno della chiesa è molto semplice, con la facciata in mattoni a 4 lesene, l’interno a unica navata è coperto da una cupola ottagonale.
All’interno del santuario è custodita la macina da frantoio con l’impronta dei piedi della Madonna che vi si posò calandosi dal cielo. Vi si ammira inoltre la tela dipinta l’indomani delle apparizioni, riassume in modo dettagliato le deposizioni processuali del giovane e della contadina che ebbero la visione, sullo sfondo il castello di Montegridolfo e le campagne circostanti.
Da allora è meta di pellegrinaggi dalla Romagna e dalle vicine Marche.
Mi sposto a Montegridolfo (RN) faceva parte di una schiera di castelli che servivano a garantire la difesa dei Malatesta verso le terre marchigiane del Ducato di Urbino.
È un borgo dalla struttura integra, chiuso da un’alta cinta muraglia con accesso protetto da una torre.
Oggi fa parte de “I Borghi più Belli d’Italia“.
Montegridolfo è un piccolo borgo medievale ben conservato che merita di essere visitato, passeggiare ammirando i vicoli e le case, dalle sue mura si può godere di una bella veduta verso la costa pesarese e riminese.
A partire dalla torre d’ingresso, il castello si presenta con un impianto urbanistico medievale, circondato da mura fiancheggiate da torrioni.
Il Palazzo del Municipio si trova accanto alla torre portaia, mentre l’antica dimora signorile di Palazzo Viviani è stato convertito ad albergo con ristorante.
La piccola Cappella Viviani è parte di ciò che rimane della Chiesa di Sant’ Agostino, che conserva una copia della Madonna Nera.
La Chiesa di San Rocco (1427) sorge ai piedi delle mura, presenta un bel portale di ispirazione gotica.
Custodisce al suo interno una tela di Guido Cagnacci, maestro romagnolo della seduzione e uno dei protagonisti del 1600. L’opera raffigura la “Madonna col Bambino” adorata dai Santi Sebastiano, Rocco e Giacinto, con un San Sebastiano femmineo per le fattezze, la posa e lo splendore della carne, contraddice in modo eclatante lo stereotipo dell’iconografia mistica.
Custodisce una particolare tela che raffigura la “Madonna col Bambino“, adorata dai Santi Sebastiano (dalle linee femminili), Rocco e Giacinto. Presenti inoltre interessanti del XV secolo.
Proseguo dirigendomi a Mondaino (RN), arroccata sulla cresta che divide le valli dei fiumi Tavollo e Foglia, tra la Romagna e le Marche.
Il borgo di Mondaino presenta una bellissima piazza ottocentesca dalla particolare forma semicircolare con porticato neoclassico, è il centro della vita sociale e dove si svolge il Palio del Daino.
Sulla piazza vi si affaccia la Rocca Malatestiana, oggi sede del Municipioe e del Museo Paleontologico.
La Sala Durantino situata all’ultimo piano del Municipio, conserva il pregevole affresco della “Madonna del Latte” (XV sec.), staccato dal Monastero delle Clarisse.
La Rocca Malatestiana (XIV sec.) è caratterizzata da 13 torrioni, un’importante cinta muraria e una serie di camminamenti sotterranei.
Mi incammino nelle vie del borgo fino alla Chiesa di San Michele Arcangelo (XVIII sec.), realizzata in stile barocco con architettura in ordine corinzio.
Al suo interno conserva un crocifisso ligneo del XV secolo di scuola tedesca, notevoli paliotti in scagliola e pregevoli opere pittoriche del XV e XVI secolo.
Secondo la tradizione, la chiesa sorge sulle fondamenta di un tempio romano dedicato a Diana.
Da qui raggiungo poi Saludecio (RN) che tra il 1500 e il 1800, è divenuta la cittadina più importante della zona.
Saludecio è caratterizzata da raffinati palazzi e case di borgo, una grande chiesa che domina la piazza e un piccolo museo.
La Chiesa di Biagio (XVIII sec.) maestosa come una cattedrale, conserva un notevole patrimonio di opere d’arte e le spoglie del molto venerato Santo Amato Ronconi.
Poco distante situato in una piccola cappella si conserva l’antico olmo del Beato Amato Ronconi con la sua reliquia molto venerata dalla popolazione locale.
Saluceto si sviluppa su due vicoli minori paralleli alla strada principale, dove su molte case sono stati realizzati grossi murales, realizzati con un tema comune, quello dell’ingegno umano del 1800.
Riprendo l’auto per visitare il bel borgo di San Giovanni in Marignano (RN), importante feudo agricolo malatestiano, noto per essere il granaio dei Malatesta.
Mi imbatto dapprima nella Chiesa S. Lucia (XVI sec.) edificata fuori dalle mura cittadine, lungo la strada che era percorsa dai pellegrini.
Al suo interno si trovano parti dell’affresco che ritrae una Madonna in trono con Bambino, di particolare interesse anhe l’organo del 1785 con 600 canne di stagno e legno.
Specularmente si trova la Torre Civica, alta 24 metri, era uno degli elementi del sistema di fortificazioni voluto da Sigismondo Pandolfo Malatesta.
Attraversando la torre si è nel borgo fortificato, dove si trovano pregevoli edifici del XVIII-XIX secolo.
Nel borgo si trova la Chiesa di S. Pietro (XIII-XIV sec.), oggi visibile nella forma di metà Settecento.
Tra le opere all’interno spiccano tra gli altri il “Miracolo di San Pietro” e un “Cristo Portacroce” della fine del XV secolo.
San Giovanni in Marignano fa parte dei “Borghi più belli d’Italia“.
Chiudo l’itinerario rientrando nelle Marche, ultima tappa a Tavullia (PU), borgo arcinoto per essere la casa di Valentino Rossi.
Impossibile non visitare il VR46 Store, al suo interno vesiario e oggettistica marchiati VR46, ma anche foto e alcuni reperti, come una delle sue moto!
Fuori le mura si trova il Santuario San Pio Martire, al cui interno si trovano delle reliquie di San Pio.
Si precisa che strutture, aziende e/o enti pubblici citati non hanno corrisposto alcun compenso, bene materiale e/o altro in cambio di questo articolo.
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