Pesaro
Pesaro, città capoluogo insieme ad Urbino, seconda in termini di popolazione dopo Ancona, si affaccia sul Mare Adriatico e prende il nome presumibilmente dal fiume Foglia che l’attraversa, chiamato in origine Isauro.
Storicamente a Pesaro si sono susseguite le più importanti signorie, come Malatesta, Sforza e Della Rovere, prima della conquista napoleonica del 1799 e conseguente annessione allo Stato Italiano nel 1860.
È proprio sotto la Famiglia Della Rovere che vennero costruiti nuovi palazzi pubblici, privati e una nuova e più sicura cinta muraria, utile alla difesa ad attacchi anche via mare.
La nostra visita di Pesaro inizia dalla Rocca Costanza (XV sec.), imponente struttura militare realizzata sotto il dominio degli Sforza, caratterizzata da 4 possenti torrioni e un profondo fossato.
Per 125 anni, dal 1864 al 1989, la rocca fu trasformata in carcere.
Nel periodo estivo è ospita eventi culturali, festival, concerti, spettacoli di teatro e danza.
Ci digigiamo quindi nella zona del lungomare, dove si trova una importante opera d’arte contemporanea, la Grande Sfera realizzata nel 1998 dallo scultore Arnaldo Pomodoro. L’opera realizzata in bronzo fuso, è adagiata sulla superficie dell’acqua di una fontana da cui si guarda il mare.
L’opera originale realizzata nel 1967 in occasione dell’Expo di Montreal, si trova oggi davanti alla Farnesina, sede del Ministero degli Esteri a Roma.
Si tratta di una serie di sculture sparse in giro per il mondo, esprimono la dualità della realtà incentrata sul concetto di interno ed esterno.
Ci spostiamo nel cuore del centro storico, raggiungendo la Cattedrale di Santa Maria Assunta presenta la facciata in cotto risalente al XIII-XIV secolo, conserva le caratteristiche tipiche dello stile romanico.
L’interno è a pianta a croce latina con tre navate in stile neoclassico.
La Cappella di San Terenzio (XIX-XX sec.), conserva le reliquie del Santo e di altri santi patroni cittadini.
Di notevole interesse due serie di mosaici sovrapposte fra loro, scoperti nella seconda metà dell’Ottocento sotto il pavimento della chiesa, che risalgono alle due basiliche paleocristiane.
Pesaro diede i natali al grande compositore Gioachino Rossini, si consiglia una visita all’abitazione dove visse il compositire pesarese.
Visitiamno prima Casa Rossini (XV-XVIII sec.), la casa in cui il 29 Febbraio 1792 nacque il noto compositore e trascorse i primi anni con la famiglia.
La famiglia Rossini risiedette dal 1792 al 1797 in affitto in due stanze al primo piano dell’edificio.
A 100 anni dalla nascita del compositore, la casa venne acquistata dal Comune nel 1892, adibita a museo nel 1904 fu dichiarata Monumento Nazionale.
All’interno degli ambienti domestici, vi si trova una collezione che documenta la vita e le opere di Gioacchino Rossini.
Ci spostiamo poi alla vicina Domus Aurea, l’area archeologica di via dell’Abbondanza, scoperta nel corso di lavori edili nel 2004 e divenuta museo nel 2015.
Si tratta di un esempio di abitazione signorile della prima età imperiale romana, costruita fra la fine del I secolo a.C. e gli inizi del I secolo d.C. e abitata probabilmente fino al III secolo d.C.
L’abitazione riccamente decorata, presenta pavimentazione a mosaico in bianco e nero ottimamente conservata, restano invece solo porzioni di pareti affrescate in alcuni ambienti.
Rinvenuti nell’area anche numerosi reperti conservati in due vetrine.
Proseguiamo l’itinerario dirigendoci al Museo Nazionale Rossini, situato al piano nobile di Palazzo Montani Antaldi.
Palazzo Montani Antaldi (XVI sec.), è un edificio di pregio neoclassico, che dal 1995 è sede della Fondazione Cassa di Risparmio di Pesaro e dal 2019 ospita il Museo Nazionale Rossini.
Il piano nobile del palazzo è ricco di decorazioni e pittura murale a secco eseguite a fine XVIII secolo, ispirate all’Eneide e alla mitologia classica.
Il Museo Nazionale Rossini racconta la vita, la grandezza dell’artista e le opere di Gioachino Rossini, attraverso un percorso in dieci sale, che segue le tappe biografiche del compositore e la produzione operistica della sua carriera.
Visitiamo quindi Palazzo Mosca (XVII sec.), antica residenza di una tra le più importanti famiglie della nobiltà locali, che dal 1936 ospita i Musei Civici.
Il museo ospita mostre temporanee e conserva collezioni importanti che si possono ammirare attraverso un percorso cronologico.
La collezione museale è disposta nelle cinque sale del primo piano, la prima sala ospita opere dei secoli XIV e XV.
Il fiore all’occhiello dei Musei Civici è la Pala dell’Incoronazione della Vergine (1475) di Giovanni Bellini, tra i capolavori artistici del Rinascimento Italiano.
La pinacoteca contiene importanti opere di artisti come Tintoretto e Rubens.
Acquistando il biglietto unico si ha la possibilità di visitare Palazzo Mosca (Musei Civici), Museo Nazionale Rossini, Casa Rossini e la Domus – Aurea.
Visitiamo infine Piazza del Popolo, fin dal medioevo centro politico e amministrativo cittadino, delimitata sui quattro lati dal Palazzo delle Poste, Palazzo Ducale, Palazzo Comunale e Palazzo della Paggeria.
Al centro della Piazza si trova la grande fontana caratterizzata da cavalli marini e tritoni, distrutta durante la Seconda Guerra Mondiale e ricostruita nel 1960 secondo il modello originale secentesco.
Il neoclassico Palazzo delle Poste, presenta però una particolarità, sul suo fianco destro ingloba la facciata in cotto dell’ex Chiesa e Convento di San Domenico.
La facciata romanica con il portale gotico è ciò che resta della Chiesa di San Domenico (XIII sec.), costruita dai Padri Domenicani, dotata di campanile su cui viene collocata nel 1572, la campana civica ora visibile nell’atrio del Palazzo Comunale.
Dopo l’annessione al Regno d’Italia e lo scioglimento della comunità Domenicana, nel 1862 il Comune acquista chiesa e convento che vengono adibiti ad usi quanto meno inadeguati.
Nel 1914 dopo i lavori di adattamento, la struttura viene inaugurata come sede centrale delle Poste.
A testimonianza dell’antica storia della chiesa è rimasta soltanto la facciata romanico-gotica in cotto, impreziosita dal portale in marmo del XIV secolo.
Il Palazzo Ducale (XV sec.), è un antico palazzo rinascimentale residenza prima dei Malatesta e successivamente degli Sforza.
La facciata è costituita da un portico a sei arcate e da un piano superiore con cinque finestre coronate di stemmi, festoni e putti.
Dal 1861 è sede della Prefettura.
Giunta quasi sera, decidiamo di tornare nella zona dove alloggiamo per visitare in serata l’ipogeo di Piagge.
1 commento
Le marche sono una regione che adoro e Gradara uno dei borghi che più ho amato
Luca