Cosa mangiare in Georgia
La Georgia ha una tradizione casearia notevole e diversificata in base alle Regioni, prevalentemente di vacca o pecora ma anche di capra o bufala.
Le diverse Regioni del Paese contano oltre 500 varietà d’uva, la tecnica tradizionale prevede una macerazione delle bucce, non troppo lunga, con conseguente fermentazione in anfore interrate dette qvevri.Carni, formaggi e praticamente ogni altra cosa sono accompagnati da una serie di salse.
Le più comuni sono l’ajika e i diversi tipi di tkemali; la prima è una salsa solitamente piuttosto densa e piccante a base di peperoncino rosso, noci, aglio, sale, erbe e spezie a cui talvolta si uniscono anche pomodori.
Le tkemali sono salse acide e piuttosto liquide a base di prugne acerbe, erbe e spezie.
Si tratta di ravioli ripieni, solitamente con carne speziata e brodo oppure verdure, funghi o formaggio, fatti con un tipo di pasta piuttosto asciutta ed elastica, uno snack morbido e saporito che si può trovare in ogni parte del Paese. Ma il vero simbolo gastronomico Nazionale sono i Khachapuri, una sorta di pane/pizza al formaggio che prende connotazioni diverse nelle differenti aree del Paese.
Se la versione più diffusa a prima vista sembra davvero una pizza al formaggio, mangiandolo si scopre che è in realtà una sfoglia sottile ripiena (in alcuni casi anche ricoperta) di formaggio fuso. Certo non può mancare la versione locale del kebab.
I Mtsvadi sono spiedini di vitello, agnello o maiale che vengono cotti sulla legna e guarniti con cipolle finemente tagliate e succo di melograno, per aggiungere un po’ di acidità.
La cucina georgiana comprende una grande varietà di carni stufate, ma i vegetariani possono tranquillamente gustare i Soko Kecze, funghi al forno, ripieni di formaggio Sulguni e serviti in una ciotola di ceramica.
Dal punto di vista dolciario, si trovano i Churchkhela, considerati uno snack da passeggio.
Sono una specialità dolce a base di noci soprattutto, ma anche altro, che viene “insaccata” all’interno di un guscio dolce, elastico e di colori diversi. La base per la realizzazione dell’involucro è l’uva, a cui viene aggiunta farina e gelificanti naturali.