Dicembre tra Atene e Cipro

Inverno tra Grecia e Cipro

by Albore Simone Marino

Primi giorni ad Atene

In questi giorni alloggio presso l’hotel Apollo, categoria 3 stelle situato a pochi metri dalla fermata della metropolitana Metaxourghio.

La struttura è decisamente vecchia e trascurata, la colazione per noi Italiani è meglio lasciarla stare, molto limitata (presenti solo dei mini biscotti, pane e marmellata, per il resto tutto salato).

Il thè fa schifo, in più non molto igienico in quanto le bustine sono sciolte e messe tutte insieme in una semplice scodella.
Il ragazzo della reception del pomeriggio/sera è molto scorbutico e per nulla cordiale.
La stanza era completamente da rinnovare, si denota che non vi è cura già dal fatto che c’era un quadro stortissimo e anche le antine dell’armadio erano tutte storte, inoltre non vi sono prese vicino ai comodini!

Se non altro ho apprezzato la pulizia della stanza e il cambio quotidiano delle asciugamani, anche la signora e la ragazza della reception presenti la mattina sono gentili, simpatiche e molto cordiali.

Palazzo del Parlamento

Palazzo del Parlamento

Arrivo in albergo in tarda serata, così decido di girare un po’ per la città ed ammirarla nella sua veste serale, prendo la metropolitana e faccio il ticket per 24h così da sfruttarlo meglio l’indomani.

Dopo aver visto la scarsità della colazione proposta dell’albergo, decido di fermarmi alla vicina Backery dove con meno di €3 faccio una degna colazione con Cappuccino e torta.

Tempio di Zeus Olimpio

Tempio di Zeus Olimpio

In giro per la città si vedono molte forze dell’ordine in tenuta anti sommossa, mi informano che in mattinata vi è una manifestazione da parte degli studenti per tutto il centro storico.

Prendo la metropolitana e mi dirigo al Museo dell’Acropoli (fermata Acropolis), il costo di ingresso è di €5.

Il nuovo Museo dell’Acropoli (2009) ospita un itinerario cronologico che presenta l’evoluzione dell’arte greca e in particolare della scultura, dall’epoca arcaica sino al periodo della dominazione romana, al suo interno sono raccolti circa 4000 pezzi.

Le collezioni del museo sono esposte su 3 livelli, mentre il livello intermedio ospita il negozio del museo, il caffè e gli uffici.

Al 1° livello ci sono i reperti delle pendici dell’Acropoli.
La sala lunga e rettangolare, il cui pavimento è inclinato, ricorda l’ascesa alla roccia, segue poi la grande sala trapezoidale che ospita i reperti Arcaici. Sullo stesso piano ci sono anche i manufatti e sculture degli altri edifici dell’Acropoli come l’Eretteo, il Tempio di Atena Nike, il Propilei e reperti di Atene romana e paleocristiana.

Vista del Partenone

Vista del Partenone dal Museo dell’Acropoli

Il livello più alto del museo si trova di traverso ai livelli inferiori per ottenere lo stesso orientamento cardinale dell’antico tempio sull’Acropoli. La spaziatura delle colonne della sala del Partenone è la stessa di quella del tempio antico, e l’uso di pareti di vetro permette alla luce naturale di illuminare i marmi del Partenone come fanno sul tempio antico.
Le 48 colonne nella sala segnano il contorno del tempio antico e formano un colonnato per l’esposizione dei marmi del Partenone. Dal lato nord della sala del Partenone, si può vedere l’antico tempio sopra all’Acropoli.

Poiché il museo è costruito su un vasto sito archeologico, il pavimento, esterno e interno, è spesso trasparente con l’uso del vetro in modo da vedere gli scavi sottostanti. Il museo offre anche un anfiteatro, un teatro virtuale e una sala per mostre temporanee.

Finito il magnifico giro tra i reperti dell’antica Atene, mi dirigo al caratteristico quartiere di Monastiraki.

Monastiraki

Monastiraki

Questo quartiere si trova tra l’Acropoli e Plaka, molto famoso per il mercatino delle pulci domenicale. Era il sito di uno dei più grandi monasteri di Atene, la maggior parte di esso fu demolito durante gli scavi archeologici nel XIX secolo. Dell’antico complesso rimane solo la chiesa, ironicamente chiamata “monastiráki” o “piccolo monastero”, che alla fine ha dato il nome al quartiere.

La chiesetta è conosciuta anche come Pantanassa (XVII sec.), ha un interno riccamente decorato con una volta splendidamente dipinta.

All’angolo sud della piazza, si trova la moschea Tzistarakis (1759), un edificio a cupola con una loggia a tripla arcata.

Dopo il periodo ottomano, lo Stato confiscò l’edificio e demolì il minareto, oggi l’edificio ospita il Museo della ceramica e il Museo di arte popolare greca.
Vicino alla moschea si trova la Biblioteca di Adriano (132 a.C.), oggi si conserva visibile in particolare un tratto della facciata occidentale, con le sette colonne che decoravano la metà destra della parete, resta inoltre visibile anche una parte dell’ingresso centrale.

Da qui si percorre la Ifestou (una strada piena di negozi che vendono souvenir, vestiti ecc), che porta in Piazza Avissinias, dove comprare oggetti d’antiquariato, libri antichi e strumenti musicali nel mercatino delle pulci che si svolge la domenica.


Curiosità

Il Backgammon (in italiano Tavola Reale o Tric-Trac), è un gioco da tavolo per due giocatori. Ciascun giocatore possiede 15 pedine che muove lungo 24 triangoli (punti) secondo il lancio di due dadi. Lo scopo del gioco è riuscire per primi a rimuovere tutte le proprie pedine dalla tavola, cercando nel contempo di bloccare l’avversario e di evitare le sue azioni di disturbo.

L’origine del Backgammon viene comunemente fatta risalire a circa 5600 anni fa al Gioco reale di Ur ritrovato nella tomba di un re sumero durante gli scavi nell’antica città mesopotamica di Ur, nell’attuale Iraq. Una successiva scoperta, però, sembra poter anticipare la data di nascita di circa 100-200 anni e trasferire il luogo di nascita nell’attuale Iran a causa del ritrovamento di una tavola durante gli scavi archeologici della città di Shahr nella provincia sud-orientale del Sistan-Baluchistan.

(Fonte: Wikipedia)


In questa zona si trova il negozio Chesstavli (11, Ifestou street), specializzato in scacchiere artigianali anche da backgammon. Se volete comprarvi un autentico gioco locale o anche fare un regalo, consiglio la scacchiera da Backgammon, magari in ulivo.

Un’altra strada da visitare che parte anche da Monastiraki è Pandrossou, piena di negozi che vendono prodotti tradizionali greci, pellicce, strumenti musicali e altri prodotti realizzati in Grecia. Questa strada conduce a Piazza Mitropoleos dove vi è la vecchia Cattedrale (XII sec.).

Tempio di Efesto

Tempio di Efesto

Finito il giro in questo quartiere, mi dirigo verso l’Agorà (VI sec.), l’antica piazza del mercato cittadino.
L’intero sito è caratterizzato da sentieri che si snodano piacevolmente intorno a piccoli alberi e rovine sparse di tutte le forme e dimensioni.

L’Agorà di Atene rappresentava il centro della vita pubblica, oltre ad essere il centro commerciale della città. Era anche il più importante centro politico religioso e amministrativo di Atene, tutti gli uomini si ritrovavano qui per prendere decisioni politiche importanti e concludere affari. Vi si trovavano gli edifici amministrativi, templi, uffici pubblici e i tribunali.

Tempio di Efesto

Tempio di Efesto

Ad oggi ciò che rimane dell’antica Agorà non è molto, a parte le rovine, il monumento più visibile è il Tempio di Efesto (o Thesion) situato su una collina, il tempio meglio conservato in tutta la Grecia.

La costruzione del tempio iniziò nel 450 aC ed è ancora conservata in forma notevole ai nostri giorni. In molti modi assomiglia al Partenone con la sua forma dorica, sebbene sia stato costruito in scala molto più piccola.

La Stoa di Attalo che domina l’estremità orientale del sito fu costruita intorno al 150 aC e fu ricostruita negli anni ’50 al fine di proteggere i manufatti che furono portati alla luce dalla zona circostante. È un museo che vale la pena visitare per l’ esposizione di varietà di statue e manufatti ritrovati con gli scavi.

Syntagma

Syntagma

Dopo una visita dal sapore antico, mi dirigo verso la fermata della metropolitana Syntagma, dove si torva la storia più recente del Paese.
Si tratta di una delle piazze più famose e importanti della città, sulla piazza vi si affacciano il Palazzo del Parlamento ellenico (l’antico palazzo reale) e la tomba del Milite Ignoto, inaugurata nel 1932.

Parlamento

Parlamento

Il Palazzo del Parlamento (1840), fu la residenza di Ottone di Baviera, il palazzo cessò di essere una reggia nel 1924, anno in cui la Grecia assunse una forma Repubblicana.

Situato sotto la scalinata del parlamento, si trova il Monumento al milite ignoto.
E’ uno dei luoghi più fotografati della Capitale, soprattutto al momento del cambio della guardia effettuata dagli “Evzones“, i soldati d’élite che proteggono anche il Parlamento e vengono scelti per la loro altezza e forza. La gonna a pieghe (la foustanela), era indossata dai combattenti greci della rivoluzione del 1821 e oggi funge da uniforme ufficiale degli Evzones. Tutti i giorni alle 10 e alle 18 si può assistere al cambio della guardia.

Evzones

Evzones

E’ tardo pomeriggio e noto che ci sono ancora le forze dell’ordine in tenuta anti sommossa, alcune fermate dei bus sono distrutte e la stazione della metropolitana vicino al Parlamento è stata chiusa per motivi di sicurezza ed ordine pubblico, mi avvio così a piedi verso l’albergo. Entro in una backery per prendere qualcosa da mangiare per cena, chiedo al commesso cosa stia succedendo e mi informa che alle 18 è prevista la seconda manifestazione da parte degli anarchici (che avevano già fatto qualche ora prima). Molti negozi infatti avevano già chiuso prima del tempo così, per sicurezza e su consiglio del commesso, prendo la metropolitana e faccio 1 fermata per arrivare in hotel.

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