Da Ostra a Porto Sant’Elpidio tra borghi e vigneti

Alla scoperta della Regione Marche tra Macerata e Ascoli Piceno - Parte 2

by Albore Simone Marino

Jesi

Jesi è la città più importante della Vallesina e terza città per grandezza della Provincia di Ancona, dopo il capoluogo e Senigallia.

Porta Garibaldi

Porta Garibaldi

Accedo attraversando la cinta muraria perfettamente conservata, da Porta Garibaldi (XV sec.), era uno dei maggiori accessi della città e tra le più difese.

Casa Museo Colocci-Vespucci

Casa Museo Colocci-Vespucci

Raggiungo la Casa Museo Colocci-Vespucci (XVI sec.) antica residenza gentilizia dei Marchesi Colocci-Vespucci.

Al suo interno si conservano ancora mobili, oggetti e quadri che arredano l’abitazione di questa importante famiglia jesina, permettendo ai visitatori di scoprire lo stile di vita di questa famiglia nobile.
Nel palazzo hanno vissuto gli ultimi discendenti di Amerigo Vespucci.

Attigua si trova la Chiesa di Sant’Agostino (XII-XVIII sec.), sconsacrata nel 1861 e il suo patrimonio artistico andò distrutto o disperso.

Palazzo della Signoria

Palazzo della Signoria

Nella stessa piazza si trova il Palazzo della Signoria (XV sec.), originariamente sede della Magistratura cittadina, attualmente ospita la Biblioteca Comunale Planettiana.

All’interno della biblioteca sono presenti oltre 110.000 volumi, nonché l’Archivio storico comunale e numerosi archivi di enti e privati.

Da sottolineare anche la presenza di due splendidi globi di oltre 3 metri di circonferenza, risalenti al XVII secolo.

Palazzo Bisaccioni

Palazzo Bisaccioni

Vi si trova poi Palazzo Bisaccioni (1527) fu sede della Cassa di Risparmio di Jesi, oggi vengono esposte su 2 livelli, numerose opere d’arte antica e contemporanea.

Poco lontano si trova l’antico quartiere ebraico di Jesi, dimora fino al XVII secolo della comunità ebraica cittadina.

Palazzo Comunale

Palazzo Comunale

Proseguo la passeggiata e raggiungo Palazzo Comunale (XVI-XVIII sec.), che sorge sulle fondamenta della rocca, per ospitare la Magistratura Cittadina.

Teatro Giovan Battista Pergolesi

Teatro Giovan Battista Pergolesi

A pochi passi si trova il Teatro Giovan Battista Pergolesi (XVIII sec.), dedicato al noto compositore locale nato nel 1710.

Presenta una facciata neoclassica e struttura interna ellittica, delimitata da tre ordini di palchi più il loggione.

Palazzo Pianetti

Palazzo Pianetti

Raggiungo Palazzo Pianetti (XVIII sec.), dal 1981 sede della Pinacoteca Civica.

Al piano terra si trova il Museo Archeologico che espone reperti rinvenuti nel territorio di Jesi.

Museo Archeologico

Museo Archeologico

Gli oggetti sono esposti seguendo un ordinamento cronologico suddiviso in tre sezioni, Preistoria, Protostoria ed età romana.

Galleria degli Stucchi

Galleria degli Stucchi

Al piano nobile, si trova la bellissima Galleria degli Stucchi, uno dei massimi esempi di rococò con stucchi e affreschi.
Sulle pareti sono raffigurate scene che raffigurano lo scorrere del tempo e il ciclo con i 4 elementi della natura.

Si accede poi alle “6 Stanze di Enea“, dove sui soffitti vengono rappresentate scene legate al mito di Enea, ispirate alle incisioni di un manoscritto dell’Eneide della Biblioteca Vaticana.

Ambienti della Famiglia Pianetti

Al secondo piano, si accede agli ambienti della Famiglia Pianetti, realizzati in stile ottocentesco con temi eleganti.

"Cristo deposto nel sepolcro" (Lorenzo Lotto)

“Cristo deposto nel sepolcro” (Lorenzo Lotto)

La Pinacoteca Civica allestita nelle sale, è formata da opere religiose che coprono uno spazio compreso tra il XV e il XIX secolo.

La numerosa collezione è caratterizzata da un gruppo di opere di Lorenzo Lotto, eseguite tra il 1512 e il 1535

La collezione d’arte contemporanea raggruppa opere dalla seconda metà del 1800 fino ai giorni nostri.

"Annunciazione" (Michelangelo Pistoletto)

“Annunciazione” (Michelangelo Pistoletto)

In occasione della mostra “La ruota del Lotto” allestita nel 1981, artisti come Michelangelo Pistoletto e Luigi Ontani lasciarono in Pinacoteca alcune delle loro realizzazioni.

Santuario della Madonna delle Grazie

Santuario della Madonna delle Grazie

Mi dirigo al vicino Santuario della Madonna delle Grazie (XV sec.), realizzato in puro stile barocco.
Al suo interno si trova il veneratissimo affresco della Madonna delle Grazie (1466), i due quadri posti sulle pareti laterali, ricordano gli interventi miracolosi della Madonna contro la peste e contro i francesi.

Cattedrale di San Settimio

Cattedrale di San Settimio

Per ultimo visito la Cattedrale di San Settimio (XVIII sec.), dedicata al Patrono della città, di cui conserva le reliquie.

Presenta un interno neoclassico a navata unica con grande cupola emisferica, di pregeovole interesse due leoni in pietra unici superstiti dell’antica Cattedrale del XIII secolo.

Terminata la visita di Jesi vado a Porto Sant’Elpidio, località del mio soggiorno.

Tipicità locali

Il prodotto tipico della zona è il vino Verdicchio dei Castelli di Jesi D.O.C.G. tra i più famosi e conosciuti delle Marche.

Altro prodotto alcoolico è il Vino di Visciola, ottenuta dalla fermentazione nel vino rosso delle ciliegie selvatiche.

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