Da Ostra a Porto Sant’Elpidio tra borghi e vigneti

Alla scoperta della Regione Marche tra Macerata e Ascoli Piceno - Parte 2

by Albore Simone Marino

Ostra

Ostra è situata nell’entroterra marchigiano, è un comune che fa parte dell’Associazione Nazionale Città del Vino e l’Associazione Nazionale Città del Miele, è anche inserita tra i borghi Bandiera Arancione.

Fino al 1881 Ostra era chiamata Montalboddo, circondata dalla cinta muraria medievale lunga 1200 metri e da torrioni a pianta quadrata.

In Piazza dei Martiri, la principale del borgo, si affacciano i principali luoghi della vita cittadina, il Palazzo Comunale, la Torre Civica, il Teatro La Vittoria e la Chiesa di San Francesco.

Torre Civica

Torre Civica

La Torre Civica (XVI sec.) con i suoi 33 metri di altezza è il simbolo della città, annessa originariamente alla Chiesa di San Giovanni (distrutta nel corso della Seconda Guerra Mondiale), venne edificata come torre campanara e dell’orologio.

Al suo interno si trova la campana del 1631 e gli antichi macchinari dell’orologio.

Palazzo Comunale

Palazzo Comunale

A due passi si trova il neoclassico Palazzo Comunale (1749) è stato edificato sulle fondamenta del precedente palazzo quattrocentesco.

La facciata presenta un corpo centrale, cui è annesso il Teatro Comunale, arricchita da un porticato a sette archi a tutto sesto.

Teatro La Vittoria

Teatro La Vittoria

L’elegante Teatro La Vittoria (1863), ospita antichi macchinari scenici ancora funzionanti e il sipario originale.

La sala a ferro di cavallo misura 78 mq, vi si accede attraversando un piccolo atrio decorato con stucchi.
La volta della sala ha al centro una decorazione con stucchi dorati che funge da cornice al grande lampadario a cristalli.

Si affacciano 29 palchetti distribuiti su due ordini e sormontati da un loggione, attualmente sispone di 184 posti.

Chiesa di San Francesco

Chiesa di San Francesco

Visito infine la Chiesa di San Francesco (XIII-XIV sec.), presenta uno stile neo gotico e barocco, arricchita da un loggiato in cotto sfruttato per il mercato coperto.

La struttura interna è a navata unica con volta a botte, ospita le reliquie di San Gaudenzio da Rimini, patrono della città.

Percorrendo i vicoli del borgo ci si imbatte in eleganti palazzi gentilizi del XVII e XVIII secolo.

Basilica Collegiata di Santa Croce

Basilica Collegiata di Santa Croce

Raggiungo la Basilica Collegiata di Santa Croce (XIX sec.), presenta l’attuale architettura ottocentesca in stile neoclassico.

L’interno a 3 navate è caratterizzato da un soffitto a volta a botte a tutto sesto con cassettoni dipinti di blu e decorazioni in stucco e pareti affrescate.

Santuario della Madonna della Rosa

Santuario della Madonna della Rosa

Non molto lontano dal centro, in una piacevole passeggiata, si raggiunge il Santuario della Madonna della Rosa (1754), che custodisce al suo interno l’edicola miracolosa del XVII secolo dedicata alla Madonna.

Si racconta che nel 1666 una fanciulla devota pose un giglio davanti a tale immagine.
Esso sorprendentemente rimase fresco e profumato per mesi.
Fu così che folle di fedeli cominciarono a recarsi in pellegrinaggio davanti all’edicola miracolosa

Ancora oggi è meta di numerosi pellegrinaggi ed è uno dei principali santuari mariani delle Marche.

Mi dirigo quindi a Morro d’Alba, borgo racchiuso all’interno di una pregevole cinta muraria.

Prodotti e tradizioni

Ostra è conosciuta in tutte le Marche per la produzione artigianale del miele, dell’olio extravergine di oliva, ricavato dalla qualità di olive “raggia”.

Notevole è anche la produzione del vino Verdicchio dei Castelli di Jesi D.O.C. e del Lacrima Di Morro D’Alba D.O.C.

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