Montecosaro
Arrivato nel borgo di Montecosaro, annoverato tra i “Borghi più belli d’Italia“, che si sviluppa su una collina nella valle del fiume Chienti, protetto da cinta muraria trecentesca.
L’impianto originario del castello si evidenzia nei resti delle torri di avvistamento che sorgevano lungo le mura.
A Montecosaro noto una particolarità, diversi punti d’interesse sono chiusi, ma basta contattare il numero riportato sulla targhetta all’ingresso che si presenta una persona del posto che ne permette l’accesso.
In questo modo ho visitato la barocca Chiesa delle Anime (1766), a pianta centrale con pregevoli stucchi, al suo interno si trovano tele settecentesche, medaglioni con soggetti mariani ed arredi liturgici lignei dal XVII al XIX secolo.
Su consiglio del signore che mi ha aperto la chiesa, percorro le stradine del borgo per dirigermi al Teatro delle Logge, aperto in quanto vi era una persona che stava facendo delle prove.
Il Teatro delle Logge (1809), la cui struttura originaria è Medievale anche se purtroppo non vi sono più tracce dopo la ristrutturazione Ottocentesca.
Si presenta con un impioanto a ferro di cavallo privo di loggione, con una piccola platea e con tre ordini di palco.
Il teatro comunica con l’ex Palazzo dei Priori (XIII sec.), divenuto nel 1552 Palazzo Cesarini con l’inizio della dominazione dei Marchesi Cesarini.
Vi si trova anche la Torre Civica di origine medievale, ricostruita nel 1796 a seguito delle precarie condizioni in cui si trovava.
Sulla piazza, a pochi passi, si affaccia anche la Collegiata di San Lorenzo (1723) costruita sui ruderi dell’antica pieve, di cui resta il campanile romanico del X secolo.
L’interno a navata unica, ospita due pregevoli opere, un crocefisso pregiottesco (XII sec.) e l’affresco della Madonna del Latte (XV sec.), l’unico affresco superstite della vecchia pieve.
Sul lato opposto della piazza si trova la Chiesa di Sant’Agostino (XIII sec.), facente parte di grande complesso di edifici che occupa una parte del cuore del borgo.
Conserva al suo interno una Croce Reliquiario (XIV sec.) di origini bizantine, un organo del 1793 e un pregevole coro ligneo.
Proseguendo lungo la strada si raggiunge la parte alta del centro storico dove si trova il Parco del Cassero, realizzato sui ruderi della rocca fortificata, dove poter ammirare un magnifico paesaggio dal Monte Conero al Fermano.
Da qui mi sposto a Morrovalle dove mi fermerò anche per il pranzo.