Dopo i giorni passati a Bressanone mi sposto a Bolzano, città che ormai conosco abbastanza e che comunque è sempre un piacere visitare.
Una delle aree più famose della città è Piazza Walther, luogo in cui viene allestito il Mercatino di Natale di Bolzano.
Vederla effettivamente in un periodo diverso da quello pre-Natalizio, quando la piazza è tutta in fermento per la preparazione del Mercatino di Natale, mi fa quasi uno strano effetto, ma se non altro si ammirano i bellissimi edifici che vi si affacciano.
Da qui si diramano le principali vie che conducono al cuore storico della città altoatesina.
A Bolzano trascorro qualche giorno ed alloggio presso un struttura di Booking Bolzano, il cui staff è molto gentile e disponibile.
La struttura prenotata è la Goethe Guesthouse (struttura senza ascensore), situata in un palazzo storico in pieno centro cittadino non lontano dalla Chiesa dei Domenicani.
La camera risulta ampia ma con bagno un po’ troppo piccolo, da sottolineare la pulizia eccellente. A disposizione degli ospiti si trovano prodotti da bagno, bollitore e macchina del caffè con capsule. Una ottima soluzione per soggiornare in città a portata di portafoglio, senza trascurare la pulizia e l’attenzione per il cliente.
La vicina Chiesa dei Domenicani (XIII sec.) fu tra i primi edifici gotici in città, presenta una facciata molto semplice e un interno a tre navate. La parte senza dubbio più affascinante è la Cappella di San Giovanni, riccamente decorata da preziosi e meravigliosi affreschi della prima metà del XIV secolo.
Ötzi, l’uomo dei ghiacci
Una meta che non può sicuramente mancare quando si visita Bolzano, è senza dubbio il Museo Archeologico dell’Alto Adige. Il museo è la “casa”di Ötzi, la mummia più antica meglio conservata al mondo.
Nel Settembre 1991 una coppia di alpinisti tedeschi durante una escursione trovarono sul ghiacciaio del Similaun (in Val Senales sul confine Italo-Austriaco) una mummia di 5.300 anni in ottimo stato conservativo. Oltre al corpo mummificato, si trovarono gli abiti e gli attrezzi dell’uomo che presumibilmente era un cacciatore.
Gli studi hanno stabilito che la mummia apparteneva ad un maschio adulto di circa 45 anni, alto circa 160 cm.
Inizialmente si pensava fosse morto per cause naturali, le radiografie e TAC hanno evidenziato la presenza di una punta di freccia conficcata nella spalla sinistra, che ha danneggiato un’importante arteria causando un rapido dissanguamento. Oltre a questo, sono state rinvenute fratture e ferite da taglio, che hanno fatto presupporre invece ad un omicidio.
Il corpo di Ötzi, mummificatosi naturalmente all’interno del ghiacciaio, è conservato in una sala appositamente costruita ad umidità e temperatura controllata (circa 98% di umidità e −6°C), dove attraverso una finestra è possibile ammirarlo.
Sul suo corpo di Ötzi si trovano 61 tatuaggi (punti, linee e crocette), piccole incisioni sulla pelle ricoperte con carbone vegetale per ottenere l’immagine, si ipotizza che siano punti di pressione per la pratica dell’agopuntura.
Gries, il borgo divenuto quartiere
Gries era un borgo circondato da vigneti e rinomata area di villeggiatura, dal 1925 venne man mano inglobata nell’area urbanistica di Bolzano.
Nonostante ciò Gries conserva ancora il suo originario e caratteristico fascino rurale.
Nel centro dell’antico borgo sorge l’Abbazia di Muri-Gries (XII sec.), che insieme alla Chiesa di Sant’Agostino forma un complesso unico che appartiene ai monaci benedettini dell’Abbazia di Muri (Svizzera).
All’interno dell’Abbazia di Gries, i monaci gestiscono dal 1788 una cantina vinicola, la zona di Gries infatti è molto famosa per la produzione di vino Lagrein.
La barocca Chiesa di Sant’Agostino (XVIII sec.) ad unica navata, presenta affreschi molto belli di Martin Knoller, unico artista ad aver realizzato tutte le opere.
Situata a circa 500 metri di distanza si trova la bellissima romanico-gotico Chiesa di Nostra Signora (XV sec.), la Vecchia Parrocchiale di Gries, all’interno conserva alcune caratteristiche architettoniche romaniche.
Ospita pregiati tesori artistici tra i quali il crocifisso ligneo romanico (XIII sec.) e il trittico altare ligneo, considerato un capolavoro di arte gotica.
Anche lo storico cimitero merita di essere visitato, vi si trova la tomba di Bernhard von Wüllerstorf-Urbair (29 Gennaio 1816 – 10 Agosto 1883) che guidò la spedizione della fregata Novara nell’unica circumnavigazione (1857-1859) da parte della Marina Imperiale Austriaca.
E’ sempre piacevole girare tra le vie di Bolzano e scoprire cose nuove, chissà la prossima volta che tornerò cosa mi verrà in mente di visitare.