Dopo aver visitato alcuni luoghi della Valle di Kathmandu, ci spostiamo a Bhaktapur.
21 Maggio: BHAKTAPUR
Partenza da Kathmandu alla volta di Bhaktapur, terza città reale della Valle di Kathmandu, qui soggiornerò una notte presso il Vajra Guest House all’interno delle mura cittadine a poche centinaia di metri dalla Durbar Square. Anche qui, come nelle precedenti città reali (Kathmandu e Patan), l’ingresso alla Durbar Square è a pagamento 1000 NPR (circa €7,90). La città si trova a circa 1300m slm e ha una popolazione di circa 100.000 persone.
Prima di giungere a Bhaktapur, facciamo una sosta al villaggio di Thimi, noto per il vasellame.
In tutto il paese infatti, la maggior parte della persone si occupano di produzione e vendita di vasi artigianali, fatti esattamente come un tempo e lasciati seccare alla luce del sole e poi portati alla fornace. In ogni angolo del paese infatti si possono notare persone che lavorano l’argilla (in modo da non avere bolle), altre che si dedicano alla creazione di vasi e altre che si trovano alle fornaci.
Dopo la sosta a Thimi, ci dirigiamo verso Changu Narayan, a circa 4 Km Bhaktapur, dove si trova il più antico Tempio di Vishnu nella valle di Kathmandu.
Situato sulla cima di una collina, si erge il tempio a pagoda di due piani, la parte superiore del tetto è rivestita in rame dorato, mentre il tetto inferiore è coperto con tegole rosse.
Nelle finemente intagliate travi in legno di sostegno dei due piani, sono rappresentate le 10 reincarnazioni in cui Vishnu si trasformò per distruggere chi si comportava come un demone, oltre ad altre decorazioni che rappresentano anche altre divinità.
Le porte in legno ben decorate, hanno dinnanzi a loro statue in pietra di leoni che le proteggono.
Il tempio è incredibilmente impreziosito da intricati lavori in legno e metallo, il cortile interno contiene anche molti altri oggetti elaborati di particolare valore.
Terminata la visita del Tempio di Changu Narayan, si va a Bhaktapur, dove una volta fatto il check-in e depositato la valigia, Mahesh mi porta a visitare la vicina Durbar Square e i principali luoghi del centro storico, che visiterò poi con più calma il giorno seguente.
Oltre il 40% della città è stato distrutto dal terremoto del 2015, gli edifici della Durbar Square sono stati fortemente colpiti, tanto che alcuni di essi non esistono più.
Lungo la nostra passeggiata veniamo attirati dalle riprese di un film di Bollywood, dove un gruppo di ballerini e ballerini vestiti in con costumi tradizionali nepalesi, ballano in compagnia di attori e attrici indiani che stanno facendo le riprese per quello che potrebbe essere il video musicale di fine riprese.
Spesso infatti le compagnie cinematografiche di Bollywood vengono in Nepal a fare le riprese per i loro film.
Scopro dopo qualche tempo che si tratta del film “Kadke Kamal Ke“(Regia: Laxman Singh) con gli attori Aaryan Adhikari, Neeta Dhungana, Rajpal Naurang Yadav e Angel Shrestha.
Curiosità
Alcune scende del film “Piccolo Buddha” (1993) di Bernardo Bertolucci, sono state girate nella Durbar Square di Bhaktapur.
Il film racconta la storia di Gautama Siddharta, detto il Buddha: la nascita, storia e legenda, giovinezza, i primi tre incontri, incontro con gli asceti, l’illuminazione.
A Seattle, alcuni monaci provenienti dal Buthan chiedono ai genitori del bambino Jesse Konrad di accompagnare il piccolo in Tibet, perché forse egli è la reincarnazione del Dalai Lama morto alcuni anni prima. Per far comprendere la loro fede gli regalano un libro che narra la storia del principe Siddharta, ilBuddha, l’Illuminato, che viene a sua volta raccontata nel corso del film.
Usciamo dalle mura della Durbar Square per giungere alla Siddha Pokhari (Ta-Pukhu), uno stagno rettangolare situato vicino al parco di mini bus di Bhaktapur, costruito nel XV secolo. È associato a una serie di miti ed è un luogo di ritrovo per molte persone, che gettano nell’acqua gustose prelibatezze per i pesci che abitano lo stagno.
Rientriamo nelle mura della Durbar Square e lungo le vie del centro, Mahesh mi porta al Lasha Pashmina, negozio dove poter acquistare delle le sciarpe/scialli tradizionali che vengono prodotte con lana di capra o anche da quella di yak, ovviamente più pregiata. Il negozio è molto bello e fornitissimo, con pashmine di ogni misura e colore, per donne, uomini o unisex; il commesso e il proprietario sono gentilissimi. Come in tutti i negozi e anche secondo tradizione, bisogna trattare i prezzi della merce che si acquista.
Sosta per il pranzo al New Nyatapola Cafè, situato nella bellissima Taumadhi Square dove si trova il Tempio di Nyatapola, qui ho ordinato un piatto di carne di maiale, veramente eccellente, si scioglieva in bocca!
Giunge quasi sera, per i prossimi giorni sarò da solo, ritroverò Mahesh al mio ritorno a Kathmandu tra un paio di giorni.
Alloggio presso il Vajra Guest House, in zona centrale piuttosto tranquilla, l’accoglienza dei proprietari e dello staff è eccellente, si viene accolti subito con una bevanda. La camera che mi hanno assegnato si trova al secondo piano della struttura (no ascensore) e ha un bellissimo panorama della Durbar Square. La stanza ha dimensioni normali, letto e cuscini comodissimi. Purtroppo dal bagno veniva un odore sgradevole dagli scarichi, la doccia non aveva acqua calda e il wifi non era il massimo.
Nel complesso, comunque non mi sono trovato male, poi per stare solo 1 notte diciamo che non ho voluto fare polemiche.
La vecchia città di Bhaktapur è suddivisa in 4 aree: Bhaktapur Durbar Square; Pottery Square; Taumadhi Square e Dyattraya Tole.
La Durbar Square è uno dei 2 siti del Patrimonio Mondiale UNESCO situato a Bhaktapur, si tratta della piazza del Palazzo Reale del vecchio regno di Bhaktapur. È pieno di monumenti storici come il 55 Window Palace (XV sec.) e da diversi templi a pagoda, tra cui quello dedicato a Pashupati e quello di Vatsala.
La Taumadhi Square è famosa per il Tempio di Nyatapola (1702) e il Tempio di Bhairav.
Il Tempio di Nyatapola è uno dei più antichi templi ancora esistenti oggi. Si tratta di un tempio a 5 piani in stile pagoda della dea Siddhi Laxmi, l’enorme scalinata ha coppie di sculture in pietra.
Dattatraya Square è una piazza dove si trova il Tempio di Dattatraya (1427) e un paio di edifici storici più piccoli, ora convertiti in pensioni e ristoranti. Il Tempio di Dattatraya è un tempio a 3 piani in stile pagoda dedicato alla divinità Dattatreya (divinità ibrida di Brahma, Vishnu e Shiva).
Si dice che il Tempio sia stato costruito dal legno di un singolo albero, difficile da credere!
A pochi passi dalla piazza si trova il Pujari Math, con la sua famosa finestra in legno intagliato che raffigura un pavone, un’opera dal design complesso che risale al XV secolo, anche chiamata la “Monna Lisa del Nepal”.
L’edificio nel quale si trova questa particolare finestra, oggetto anche di souvenir, è un ex monastero che oggi ospita il Woodcarving Museum. Nonostante alcuni danni subiti dall’edificio causati dal terremoto del 2015, la finestra con il pavone, considerata la migliore finestra scolpita nella valle, è rimasta intatta.
Le finestre Newari hanno una caratteristica di stile architettonico della valle di Kathmandu, in cui le finestre di ogni piano di una casa su più livelli sono progettate in base alla funzione.
Pottery Square è l’area dove vengono prodotti i vasellami, si possono osservare gli abitanti locali che producono tradizionalmente vasi di terracotta centrifugati e infornati. Ogni persona ha il proprio ruolo, sia che porti in argilla, che gira in vasi, che si prenda cura di loro o li cuoce al sole.
Finito il giro rientro in hotel, visiterò meglio la città l’indomani in attesa dell’autista che mi porterà nel pomeriggio a Dhulikhel dove soggiornerò 2 notti.